Partire per le vacanze, un impellente viaggio di lavoro o semplicemente un week end fuori casa per un imprevisto che ci ha colti di sorpresa, tanto che il pensiero va subito al nostro amico a quattro zampe che scodinzola contento: e lui? Come facciamo a portarlo con noi? Ce lo dice Dogalize. Nato due anni fa a Milano, Dogalize è il social network che mette in comunicazione tutte le strutture pet-friendly, dai ristoranti agli hotel, dai negozi ai veterinari, creando una vera e propria rete dedicata agli animali. Con oltre 350.000 utenti in tutto il mondo Dogalize è lo strumento (tutto made in Italy) a portata di quadrupede che permette di spostarsi in modo intelligente senza dover rinunciare alla compagnia del proprio amico peloso e, in più, permette di salvare la vita di chi è meno fortunato. I progetti di Dogalize, infatti, non si fermano al marketing turistico, ma permettono alle strutture e alle attività commerciali di dare il loro contributo per aiutare cani in difficoltà. A spiegarci meglio come funziona il mondo di questa applicazione è proprio la founder del social network, Sara Colnago, che ci ha fatti entrare nel ‘Branco Dogalize‘.
Come nasce Dogalize?
“Dogalize è nata come risposta a una esigenza immediata, ovvero avere una risposta ‘seria’ e il più rapida possibile ad un problema di salute del nostro amico a quattro zampe. Si sa che, soprattutto nel mondo web, un’idea tira l’altra, quindi… in brevissimo tempo abbiamo ragionato sul come far diventare questo un servizio globale, e successivamente abbiamo unito quella che è la user-experience con la condivisione di commenti, esperienze, fotografie; ecco nata Dogalize!”
Come funziona il progetto ‘Aiutaci ad aiutarti’?
“Aiutaci ad Aiutarti è una delle iniziative benefiche di Dogalize, insieme a ‘Dona un pasto con un Click‘ e ‘Shop Solidale‘. Funziona così: viene creato un codice identificativo per ogni associazione, canile ed onlus che si registra (gratuitamente) su Dogalize. Questo codice garantisce un prezzo di favore alle registrazioni dei partner paganti (hotel, ristoranti, negozi pet friendly…) e, per ogni nuovo partner iscritto mediante un codice, Dogalize riconosce una donazione di 50 euro e un mese di pasti gratis a un cane ospite di quella associazione”.
Sta avendo un buon riscontro?
“Decisamente sì! Nonostante l’iniziativa sia partita da poco, abbiamo già garantito pasti a numerosi cani meno fortunati dei nostri, e abbiamo donato a diverse Associazioni. Mediante questa iniziativa e l’altra nostra ‘regina’, Dona un Pasto con un Click, abbiamo adottato a distanza più di 30 cani (uno nuovo ogni settimana!), un’aquila, un pony e una dolcissima femmina di riccio! Chiaramente la strada è ancora lunga, ma con l’aiuto del meraviglioso Branco Dogalize (i nostri più di 300.000 utenti) non ci poniamo alcun limite”.
Per quanto riguarda le attività iscritte a Dogalize e che hanno scelto di ospitare animali nelle loro strutture, quali sono i numeri della provincia di Siena?
“Siena, e la Toscana in generale, è una zona d’Italia che ha risposto bene alla presenza di Dogalize. Abbiamo numerose Associazioni nostre partner dislocate in tutte le province toscane, sono presenti negozi sia per pet che per umani; solo a Siena ci sono più di 20 veterinari e centri medici per i nostri amici a 4 zampe (dei quali magari non tutti i proprietari di animali sono a conoscenza) e molto altro. Tutto questo è visibile sulle Mappe di Dogalize, che geolocalizzano le strutture nostre partner!”
Ci sono regioni che hanno mostrato più interesse di altre?
“Diciamo che la massima diffusione di Dogalize è stata nel centro-nord, ma abbiamo lavorato moltissimo anche con le regioni del sud. Tra le principali non possiamo non citare la Toscana, la Lombardia, la Calabria, il Veneto ed il Lazio. L’Italia ha dunque risposto generalmente molto bene, ma non siamo ‘fermi’ al Bel Paese; abbiamo una community fortissima anche in Sud America, e ci stiamo preparando all’uscita negli Stati Uniti. Non ci si ferma mai insomma!”
Cosa deve avere una struttura per essere perfettamente pet-friendly?
“Per prima cosa, una struttura deve accettare i nostri amici a 4 zampe. Accettarli non significa solo ammettere che entrino; deve crearsi una sorta di empatia, nella quale se l’animale combina qualche piccolo disastro (rimediabile dal padrone!) non si monti un caso statale. Molto sta anche al padrone; dev’essere lui o lei, con il proprio comportamento, ad aiutare la struttura a vedere di buon occhio l’animale. In seguito la struttura deve essere adatta fisicamente, con strutture apposta; anche solo delle zone con ciotole e acqua, un piccolo giardino (in caso di strutture medio/grandi), delle zone per il riposo del cane, delle coperte a disposizione…insomma piccole accortezze che renderebbero il viaggio del quadrupede molto più piacevole, e quello del padrone…beh, da ripetere!”
A livello turistico, un’attività che ospita animali è più ricercata rispetto alle altre?
“La tendenza è quella. Basti pensare che in Italia gli abitanti sono poco più di 60 milioni e gli animali sono… 60 milioni. Va da sé pensare che la tendenza, nei prossimi anni, sia quella di una ricerca sempre maggiore di strutture pet-friendly, o che accettano animali; Dogalize ha anticipato la tendenza e la sua sezione Mappe è prontissima a essere consultata, per trovare (per esempio) già da oggi l’hotel pet-friendly più vicino alla destinazione che scegliamo per l’estate”.
Il fenomeno del randagismo è diffuso in tutta Italia, crede che iniziative come Dogalize possano aiutare nel combatterlo?
“Assolutamente sì, ne siamo estremamente convinti. Iniziative come le nostre non sono solo create per donare alle Associazioni, ma per far avere maggiore visibilità ai cani da esse ospitati; e ci è capitato, per fortuna, di avere avuto notizia che alcuni dei quattro zampe da noi adottati a distanza hanno finalmente trovato una famiglia. Queste notizie ovviamente ci hanno riempito di gioia ma non ci hanno fatto adagiare, tutt’altro; abbiamo fortificato l’impegno e aumentato le iniziative!”
Secondo lei, la sensibilità nei confronti degli animali è cresciuta rispetto al passato? Si parla molto di ‘moda animalista’…
“La sensibilità è sicuramente cresciuta negli ultimi anni, fino ad esplodere con l’arrivo della crisi economica. Persi tutti (o quasi) i punti di riferimento, alle persone non resta che tuffarsi sui rapporti umani (amici, amori, famiglia) e a chi riesce a dare gli stessi valori pur non parlando la stessa lingua e avendo due zampe in più; i nostri amici animali, appunto. Non penso tuttavia sia una moda; le mode passano, mentre chi sa davvero cosa significhi avere un animale, amare ed essere amato, non cambierà mai questa sua modalità di pensare e di affrontare la vita. Avere un animale ti cambia: la vita, non la settimana!”
In Italia esistono sempre più strutture che ammettono cani, ma sono sempre di più anche quelle che non fanno entrare bambini. Cosa pensa di questo paradosso?
“Paradosso interessante; noi siamo sempre stati dell’idea che la crescita migliore per un bambino sia quella parallela a un pari-età canino o felino, per sviluppare una sensibilità, un’attenzione e un amore verso il prossimo fuori dal normale. C’è da dire che le strutture che accettano i nostri amici a 4 zampe sono predisposte ad accettare anche i bambini, quindi le strutture che sono su Dogalize accettano tutti i cuccioli, bipedi e quadrupedi. Così come il nostro Branco!”
Lei ha animali? Li porta in vacanza? Magari a Siena…
“Certo! Ho una bellissima (e iperattiva) femmina di carlino, Polpetta, e un micione oramai vecchietto, da noi chiamato Peloso. Inoltre la mascotte di Dogalize, la nostra ‘ragazza immagine’, è Zoe; una bulldog inglese simpatica e un po’ testona. Paradossalmente, Dogalize è nato proprio in vacanza: è lontano da casa che abbiamo visto crescere l’esigenza di uno strumento portatile che ci desse le prime informazioni e il primo aiuto in caso di problema, come ad esempio una malattia o un infortunio improvviso. Nato come un servizio di telemedicina veterinaria, Dogalize è diventato uno punto di riferimento universale per tutto quello che riguarda il mondo pet: una community divertente, un piano editoriale giornaliero multilingua interessantissimo, la sezione Mappe per trovare le attività pet-friendly vicino a te, le Offerte e lo Shop per acquistare prodotti e servizi per noi e per loro. E per Siena…beh, perché no?”
Arianna Falchi
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