Vorremmo non arrivasse mai, ma è inevitabile: prima o poi tutti dobbiamo separarci dalla nostra automobile.I motivi possono essere i più diversi, come l’esigenza di maggior spazio quanto piuttosto sentire l’esigenza di cambiare l’alimentazione del motore in nome del risparmio. Il mercato automobilistico è però suddiviso in due macro categorie: il nuovo e l’usato.
Come scegliere l’auto giusta?
Viene molto facile rispondere “l’usato” di getto, soprattutto se si comparano i prezzi, ma una volta individuata la vettura da acquistare tra quelle di seconda mano, ecco che sorge spontanea una seconda domanda che ci fa “drizzare le antenne”.
Se l’auto è perfetta, ha pochi chilometri ed il motore consuma poco, perché il precedente proprietario ha deciso di venderla? Paradossalmente potremmo dire che quanto più un’auto usata appare perfetta, tanto più cresce il timore del potenziale acquirente che ha paura di ritrovarsi tra le mani una vettura difettosa o con qualche altro problema nascosto. Un modo per capire lo stato di usura generale del mezzo è il contachilometri; esso, infatti, permette di farci capire la distanza percorsa dal mezzo e in base ad essa potremo giudicare quanto sono compromesse le componenti meccaniche.
Come essere sicuri, però, che il rivenditore non abbia alterato illegalmente il contachilometri? In tal senso un aiuto può arrivare dai portali di auto usate certificati, come ad esempio quello di Quattroruote dove gli annunci dell’usato vengono controllati periodicamente, per evitare che l’acquirente si ritrovi tra le mani un mezzo con problemi meccanici nascosti o, appunto, con un chilometraggio più alto rispetto a quello indicato.
Perché preferire un’automobile di seconda mano?
Optare per un usato rappresenta anzitutto una grande opportunità di risparmio: è bene infatti sottolineare che mediamente, non appena ci mettiamo al volante della nostra autovettura nuova e percorriamo i primi 10 metri per uscire dal concessionario, il nostro mezzo subirà una svalutazione che va dal 20 al 25%, che aumenta ulteriormente dopo appena un anno. Questa svalutazione varia a seconda del modello ma rimane comunque piuttosto importante, quindi perché non sfruttarla a proprio vantaggio acquistando l’auto come secondo proprietario?
Un ulteriore punto a favore della seconda mano è determinato dai costi di mantenimento. Stipulare una polizza assicurativa su un’auto usata costa meno, così come i costi di avviamento, qualora la trattativa si svolga tra privati; se viceversa il mezzo è rivenduto da un concessionario o comunque da una società giuridica, è possibile che questo applichi una ulteriore garanzia a copertura di eventuali guasti e malfunzionamenti.
Non va sottovalutato il fatto che a parità di prezzo si può acquistare un mezzo magari più grande, più performante con più optional rispetto a ciò che, con lo stesso budget, troveremmo sul mercato del nuovo. Ultimo, ma non ultimo, non tutti sanno che gli sconti sulle autovetture nuove sono decisi a tavolino dalle case costruttrici: è facile quindi immaginare come il mercato dell’usato sia svincolato da queste scelte e che eroghi sconti in totale libertà e che possono far risparmiare cifre non indifferenti all’acquirente.