L’auto, assieme alla casa, è una delle spese che grava di più sul bilancio familiare. Ma quali sono in concreto i costi annuali di una vettura? E che cosa si può fare per ridurli?
Le spese annue previste
Le voci di spesa che incidono sul costo del mantenimento dell’auto sono numerose. La prima è sicuramente il carburante, che varia a seconda degli spostamenti che devono essere attuati nel corso dell’anno. Tuttavia, si deve fare i conti anche con l’Rc auto, con il bollo e con le varie revisioni e manutenzioni. Secondo alcuni studi, sembra che gli italiani, per mantenere la propria vettura, spendano oltre 1500€ euro l’anno.
Si tratta di una cifra davvero esorbitante, che subisce alcune lievi oscillazioni, a seconda dell’area geografica considerata. A dare una stima approssimativa dei costi relativi alle auto è l’analisi condotta da Federconsumatori, che mette in evidenza che per la benzina, di norma, si arriva a spendere 1.500-2.000 euro. Per quanto riguarda l’assicurazione, invece, si parla di circa 1.000 euro, anche se, bisogna dire che i premi delle polizze Rc auto sono per lo più in calo.
Tuttavia, come detto poco sopra, le spese non terminano qui, in quanto bisogna considerare anche la manutenzione ordinaria, le eventuali riparazioni straordinarie, i parcheggi a pagamento, i pedaggi autostradali ed, ovviamente, il bollo, per un valore totale di circa 1.400 annui. Sembra, quindi, che il costo di mantenimento di una macchina sia davvero elevato. E la cifra prevista non può che aumentare se si decide di acquistare una vettura nuova. Inoltre, bisogna considerare che, 2 volte all’anno, è necessario effettuare il cambio gomme, a meno che non si tengano a bordo durante i mesi invernali le catene da neve.
Valide alternative al possesso dell’auto
Per evitare di dover sostenere ogni anno spese onerose per mantenere in sicurezza ed efficiente l’auto, è possibile ricorrere ad altri mezzi di trasporto, come treni, biciclette, autobus e corriere. Ma chi non può fare a meno della macchina, che cosa può fare? É destinato a rassegnarsi? Oggigiorno, è possibile contare su una serie di valide alternative per far fronte al mancato acquisto della macchina. Vediamo quali sono.
Noleggio a lungo termine
Si tratta di una particolare forma contrattuale che consente alle aziende, ma anche ai privati, di avere a disposizione la vettura desiderata, versando semplicemente un canone d’affitto mensile (che può durare dai 12 ai 60 mesi), entro il quale vengono compresi numerosi servizi, tra i quali il bollo, le riparazioni, l’assicurazione, il soccorso stradale, la sostituzione delle gomme e l’auto sostitutiva in caso di guasto.
Come si può vedere, i vantaggi sono davvero numerosi, e, a quelli appena elencati se ne possono aggiungere altri, come la possibilità di usufruire di un nuovo veicolo, anche senza anticipo, nonché di cambiare con maggiore frequenza l’auto.
Sempre più persone sono portate verso questa forma di noleggio, che consente di ridurre notevolmente i costi legati al possesso di una macchina, ma anche il problema di rivendita dell’auto, che in alcuni casi può dimostrarsi davvero problematico. Per avere un’idea su costi, opportunità e opzioni disponibili col noleggio si può dare un occhio a siti come quello di Finrent (www.finrent.it) una delle società leader nel noleggio a lungo termine in Italia.
Leasing
Il leasing è una sorta di finanziamento per il noleggio, che può portare, successivamente, anche all’acquisto della vettura prescelta. Anche in questo caso è necessario il versamento di un canone mensile. Al termine del contratto, che può durare 24 o 36 mesi, ma a volte anche 72 mesi, è possibile scegliere se restituire il mezzo o acquistarlo. In questo caso, manutenzione, bollo e polizza sono compresi nel canone solo nella formula “full leasing“.
Tale formula è vantaggiosa soprattutto per le aziende, in quanto prevede una certa deducibilità fiscale dei canoni. Il vantaggio maggiore è che permette di usufruire della macchina desiderata, ma senza spendere l’intero importo previsto per l’acquisto. Tuttavia, lo svantaggio è che potrebbero essere proposti tassi d’interesse elevati. Inoltre, come per ogni prestito, sono previste spese accessorie, come quelle di registrazione del contratto e quelle di istruttoria.
Car sharing
Chi ha bisogno dell’auto per brevi spostamenti può puntare sul car sharing. Si tratta di un servizio previsto solo in alcune città italiane, che permette di avere una vettura on demand, ovvero solo all’occorrenza. Tale sistema consente di utilizzare la macchina anche nelle zone a traffico limitato o anche nelle giornate in cui è previsto il blocco del traffico.
Tuttavia, bisogna dire che il car sharing può essere scomodo, in quanto è necessario verificare che in zona vi siano vetture disponibili, in caso contrario non è possibile avvalersene. Inoltre, è bene specificare che non tutti i centri urbani sono dotati di parcheggi appositi dove vengono ricoverate tutte le vetture. Nella maggior parte dei casi, infatti, le auto abilitate sono sparse per la città, per tanto è necessario andare a recuperarle e ciò può rappresentare un problema se si ha fretta di spostarsi. Inoltre, i costi di noleggio non sono sempre così vantaggiosi come si potrebbe pensare.