Avere utenze attivate, che riguardino servizi di utenze come luce e gas o contratti adsl, televisioni a pagamento ecc… ormai è una condizione che accomuna la gran parte dei consumatori. Lontani i tempi nei quali le uniche bollette da pagare erano quelle di energia elettrica o acqua, oggi siamo letteralmente subissati di contratti sottoscritti e scadenze da rispettare.
Proprio per questa enorme diffusione, alla maggior parte degli utenti non sfuggirà la difficoltà nella quale si incorre quando si vuole disdire un contratto di utenza. Questo perché tali accordi sono infarciti di clausole e sotto clausole che spesso l’utente neanche legge, per mancanza di voglia o di tempo, con il risultato che quando si appresta a disdire si trova a dover fronteggiare sorprese legate ad eventuali penali, o comunque a difficoltà di chiusura dell’utenza.
Che siano bollette di luce, acqua, gas o anche internet e tv a pagamento il concetto alla base è sempre il medesimo: una estrema facilità nella sottoscrizione iniziale del contratto, che spesso può essere acceso anche direttamente per telefono o via internet, con un solo click; e l’enorme difficoltà che invece si registra quando si decide di chiuderlo. Il che non è certamente corretto nei confronti dei consumatori.
I casi più eclatanti si hanno quando si sottoscrivono accordi con offerte o promozioni varie: spesso la proposta è corredata da pesanti clausole in caso di chiusura anticipata del contratto e delle quali l’utente non è a conoscenza. Pensiamo alle televisioni a pagamento come Sky o Mediaset, ormai presenti in quasi tutte le case degli italiani: pay tv che sono oggi disponibili a servizi calmierati rispetto a quando sono state lanciate sul mercato ma che prevedono costi di disattivazione se non si rispettano le tempistiche di contratto. L’iter per la disdetta è piuttosto semplice qui, spesso basta inviare una richiesta formale con modulo disdetta Sky, nel caso della principale tv a pagamento, o Mediaset, che possono essere facilmente reperibili sui rispettivi siti.
Ciò che diventa difficoltoso poi è la chiusura vera e propria del contratto che rischia di portare a penali piuttosto sostanziose da pagare. E ben più complicato è il caso di cessazione contratti di utenze domestiche: qui il rischio è di rimanere senza servizio per diverso tempo, evenienza che già è più rassicurante rispetto a quanto si registrava in passato quando disdire un contratto significava la cessazione dell’allacciamento della propria abitazione.
In sostanza si tratta di un qualcosa che, come sempre, va a colpire direttamente l’utente finale e che non corrisponde ad un comportamento equo dato che, come detto, aprire contratti di utenze varie è estremamente semplice mentre disdire diventa, spesso e volentieri, un’impresa titanica.