Non si ferma la diatriba attorno al futuro delle scuole comunali senesi. Se da una parte l’amministrazione comunale e l’assessore all’infanzia Clio Biondi Santi provano a rassicurare personale e genitori, dall’altra crescono le preoccupazioni di chi vede compromesso il diritto alla continuità didattica per i propri figli in caso di statalizzazione delle strutture scolastiche comunali. Sono ben 600 i genitori firmatari di una lettera recapitata all’assessore ed al Sindaco De Mossi, dove viene espresso il crescente timore, oltre l’invito a non risparmiare sui servizi all’infanzia per cercare di sanare il buco di bilancio denunciato dalla Corte dei Conti.
Ad unirsi alle voci preoccupate che chiedono uno stop all’eventuale processo di statalizzazione delle scuole, è Nicla Bernazzi, mamma di un bambino di 3 anni e mezzo, che affida a Facebook le sue parole indirizzate direttamente al Sindaco:
“Egregio Sig. Sindaco,
Sono la mamma di un bambino di 3 anni e mezzo che frequenta il primo anno della Scuola dell’Infanzia Comunale.
Sono una mamma che ha passato gran parte dell’anno 2017 e 2018 a chiedere informazioni sulle scuole dell’infanzia attraverso esperienze di altri bambini e genitori e che ha girato quasi tutti gli open day delle scuole dell’infanzia di Siena (comunali e non) per capire quale fosse la scuola più adatta alle esigenze di mio figlio e alla nostra concezione di scuola dell’infanzia.
All’ultimo open day a cui ho partecipato mi sono LETTERALMENTE innamorata di una scuola dell’infanzia Comunale. Ho fatto domanda con grande timore perché, non essendo di stradario, stavo rischiando di non avere un posto alla scuola dell’infanzia pubblica, ma ero talmente convinta di quello che avevo visto e percepito in quella scuola in fatto di competenza, umanità e “maternità” che ho deciso di rischiare. Fortunatamente ho avuto l’enorme privilegio di essere riuscita ad avere il posto per mio figlio a questa magnifica scuola.
Lei si chiederà: come può essere così speciale questa scuola? Cosa la rende così speciale?
Io le rispondo: TUTTO!!!
E’ la scuola che ho scelto io per lui. E’ la scuola ADATTA a noi.
Io porto mio figlio a scuola felice di lasciarlo a loro. Lo lascio con la consapevolezza che starà bene quanto con me e che verrà trattato meglio che da me, che imparerà da loro tutto ciò che gli serve per diventare grande. Lo lascio a loro felice che siano loro a educarlo per 8 ore al giorno! E questo, lei converrà con me, non è poco!
Inoltre il loro progetto didattico è assolutamente in linea con il mio modo di pensare, si basa sul benessere, sullo stare bene in comunità e sull’imparare a giocare utilizzando solo la loro fantasia!
Le insegnanti, oltre ad essere assolutamente competenti, si mettono continuamente in discussione per migliorare continuamente i loro metodi educativi e prescolari, sono aggiornate, piene di idee e di risorse, lavorano con grande passione e trasmettono grande tranquillità e accoglienza sia ai bambini che alle famiglie!
Io entro ogni mattina in quella scuola e mi sento a casa. Mi sento dentro a una famiglia, dove si parla, ci si consiglia, si collabora, si trova INSIEME il metodo giusto per ogni bambino, si viaggia sulla stessa linea d’onda a scuola e a casa per cercare di fare il meglio per il bambino. Genitori e insegnanti, insieme. Questa è una cosa bellissima e soprattutto utilissima per i bambini e le famiglie: un enorme sostegno per la famiglia, una collaborazione attiva e assolutamente proficua per tutti, scuola e famiglia.
Questo a mio parere è la prova della grande eccellenza della scuola dell’infanzia comunale. È vero che le scuole le fanno le maestre, ma le maestre in questo caso sono dipendenti comunali. Sono state formate anno dopo anno grazie ai fondi comunali, sono un patrimonio che il Comune non può considerare secondario!
Signor Sindaco, io sono una mamma che nonostante i gravi problemi di cui la vita ha deciso di “inondarmi”, la mattina lascio a scuola mio figlio col sorriso e mi sento SOLLEVATA sapendo che starà con loro, anche se io sono sommersa dai miei problemi, almeno per lui non devo stare in pensiero. Perché LORO io le ho scelte. Perché il loro progetto didattico e i loro metodi educativi io li ho scelti. E ADORO tutto ciò che riguarda questa scuola.
E adesso mi vuole dire che io dovrei accettare come nulla fosse che da un momento all’altro questa eccellenza venga buttata via in uno schioccar di dita? Dovrei accettare di dover lasciare mio figlio a chissà chi, con chissà quali metodi educativi, chissà quali nuove regole, quali tipi di progetti didattici????
Ma Lei, si rende conto di cosa significhi per i bambini (soprattutto per i più piccoli) dover cambiare di punto in bianco tutto quanto il personale della loro scuola, e con loro di conseguenza tutte le regole sociali appena apprese, i metodi educativi (ogni maestra e ogni dirigenza ha il proprio metodo) e i progetti didattici?
Se Lei avesse un figlio piccolo, glielo augurerebbe tutto questo? E ai suoi nipoti glielo augurerebbe?
Lei ha idea di quanto sia difficile un cambiamento del genere per un bambino?
Perché è necessario questo cambiamento Signor Sindaco? È sicuro che questo sia l’unico modo per risparmiare? È sicuro che valga davvero la pena risparmiare sul settore dell’istruzione? Sull’istruzione casomai bisognerebbe investire, non risparmiare! I bambini sono il nostro futuro!
È sicuro che sia giusto mettere i nostri bambini nella condizione di doversi riadattare nuovamente a questo cambiamento così radicale?
Le sembra giusto che un genitore come me che ha fatto carte false per iscrivere suo figlio a una scuola che reputa ECCELLENTE ora debba accontentarsi di ciò che verrà assegnato dallo Stato a quelle quattro mura (all’interno delle quali stanno i nostri bambini per 8 ore al giorno) che il Comune gli cederà senza neanche un filo di rammarico?
E degli asili nido cosa mi dice? Le sembra giusto che un genitore debba essere COSTRETTO a pagare un nido privato per suo figlio in alcuni casi più del suo stesso stipendio per potersi mantenere il lavoro?
Io non riesco a credere che Lei voglia davvero fare questo ai SUOI cittadini.
Possibile che Lei non si renda conto di quanto sia importante per la cittadinanza avere delle Scuole Comunali di eccellenza a disposizione?
Possibile che non pensi a tutti i soldi giustamente investiti in questo campo dai suoi predecessori per formare questo eccellente personale e che Lei sta buttando al vento in un batter di ciglia?
Possibile che non si renda conto dei gravi disagi che provoca ai Suoi cittadini?
Perché vuole gettare al vento un patrimonio così importante per Siena?
La Scuola Comunale è una delle poche cose che a Siena funziona davvero bene!!! Perché bisogna distruggere qualcosa che funziona così bene?
Sono sicura che Lei potrà trovare cose molto più futili su cui risparmiare!
Ma le scuole no, Sig. Sindaco, il Comune non può davvero pensare di risparmiare sulla pelle dei nostri bambini!
La stragrande maggioranza dei cittadini senesi è contraria, ci sarà un motivo secondo lei? O ci divertiamo a inventarci battaglie?
La prego, pensi molto bene a ciò che sta facendo a Siena e ai suoi cittadini, presenti e futuri, prima di agire.
La prego, non distrugga le nostre scuole. Non ci metta nella condizione di NON poter scegliere cosa riteniamo meglio per i nostri figli. Non lo faccia, la prego!
Ringraziandola per la Sua attenzione, Le porgo cordiali saluti.
Una mamma preoccupata.”
Arianna Falchi