Sono tubi retraibili che vengono creati in materiali plastici e che trovano largo utilizzo soprattutto in ambito elettrico. Si parla di guaine termorestringenti come strumenti che hanno la peculiarità di aderire in modo ottimale alla superficie che devono ricoprire così da andare a sigillarla in modo ermetico.
Ciò mette al sicuro i cavi interni ad esempio dall’effetto di agenti esterni atmosferici, dalla pioggia all’umidità, o da agenti di altra natura come sostanze chimiche. Queste guaine devono essere applicate all’intera estensione dell’impianto per far si che sia posto in totale sicurezza.
Un tubo termorestringente è solitamente realizzato in poliolefina irradiata, in Kynar o Teflon: queste ultime due soluzioni si prediligono nel caso di impianti particolarmente esposti a temperature elevate.
Un’esigenza dato che si parla di sicurezza, d’altra parte è la legge stessa a sancirlo: esiste una normativa apposita che si riferisce alla sicurezza degli impianti elettrici.
Sicurezza elettrica e normativa
Sono diverse le normative che si sono susseguite nel tempo in materia di sicurezza degli impianti elettrici; si parla in particolare della norma CEI 64-8 che va a fornire le direttive generali riferite a dimensionamento dei conduttori, montanti, interruttori generali, protezione differenziale utile nei casi di dispersione di corrente verso terra, posizionamento di prese elettriche e prese dati, telefono e TV.
E proprio le guaine termorestringenti sono manicotti in gomma che vanno a tutelare le parti più sensibili dell’impianto elettrico. Possono essere guaine termorestringenti a freddo (con un nucleo rimovibile che le consente di adattarsi alla superficie dei cavi da proteggere) e guaine termorestringenti a caldo (che invece non presentano il nucleo rimovibile).
Proprio per le loro caratteristiche di elevato isolamento, le guaine termorestringenti vengono utilizzate nella messa in sicurezza di cavi e cablaggi elettrici anche se possono essere impiegate anche per proteggere tubature interrate.
Tornando alla normativa in materia di sicurezza, in Italia è la legge n° 46 del 5 marzo 1990 (Norme per la sicurezza degli impianti) ad indicare i prìncipi di base per la progettazione, l’installazione e la certificazione degli impianti elettrici. Normativa che si è poi aggiornata con altre indicazioni, come nel caso del D.M. 37/2008, modificato dal Decreto 19/05/2010.