Quando si è alla ricerca di un’automobile usata, si presta attenzione a ogni dettaglio per evitare di incorrere in spiacevoli fregature. E quando finalmente arriva l’auto dei sogni e per giunta al prezzo giusto, si iniziano ad abbassare anche le difese.
È proprio in questi casi che la truffa del contachilometri ha più successo, ovvero quando l’acquirente non vede l’ora di concludere la trattativa, oppure quando ha assoluto e urgente bisogno di un nuovo veicolo.
Purtroppo questo tipo di truffa è il più diffuso e il più difficile da smascherare, ma non è impossibile. Grazie ad alcuni piccoli accorgimenti del team di https://www.ilvalutatore.it/, è possibile salvare dignità e portafoglio.
Perché alterare il contachilometri
Quella relativa al chilometraggio effettivo è una delle truffe purtroppo più diffuse. In poche parole si tratta di alterare il numero di chilometri percorsi nella realtà dall’automobile in vendita, al ribasso ovviamente. Il motivo è presto detto: dare la parvenza di un’automobile poco usata e quindi alzare il prezzo di vendita. A ragion veduta infatti, un veicolo che ha percorso pochi chilometri è stato usato poco e quindi dovrebbe essere in condizioni ottimali e con molta vita davanti a sé, anche se di fatto è un mezzo usato.
3 controlli da mettere in pratica
La truffa del contachilometri si verifica spesso nelle compravendite tra privati, ma purtroppo può accadere anche quando si acquista un’automobile dal concessionario. Il consiglio è stare attenti e mettere in atto 3 piccoli controlli per smascherare la truffa.
Innanzitutto occorre verificare per prima cosa la data di immatricolazione del veicolo, per farsi un’idea dell’anzianità del mezzo.
In secondo luogo bisogna richiedere gli attestati di revisione del mezzo, una procedura obbligatoria per legge dal quarto anno dalla data di immatricolazione e poi ogni due anni fino alla demolizione del veicolo.
Dal 2018 sull’attestato della revisione deve essere incluso anche l’indicazione del chilometraggio effettivo, consultabile anche sul portale dell’automobilista. In questo caso il controllo sarà illuminante: se il contachilometri mostra un chilometraggio inferiore a quello indicato sulla revisione, la truffa è pressoché scoperta.
Un terzo e ultimo controllo riguarda lo stato effettivo dell’automobile: non solo carrozzeria e parti interne, ma i vari componenti meccanici ed elettrici. Un meccanico potrà di certo verificare se l’indicazione del chilometraggio corrisponde all’effettiva usura dell’automobile.
Il consiglio è procedere sempre con la dovuta calma e cautela, in modo da verificare attentamente documenti e stato dell’automobile. Se l’insicurezza la fa da padrona è possibile rivolgersi a professionisti specializzati, come IlValutatore, che effettuano una valutazione completa verificando anche altri aspetti essenziali per stabilire il corretto prezzo dell’automobile, occupandosi anche dell’acquisto.
In una serata di grande freddo, ed è stato freddo intenso anche dentro il PalaEstra…
PERUGIA (4-2-3-1): Albertoni; Mezzoni, Plaia, Amoran, Leo; Giunti, Torrasi (41’ st Polizzi); Matos (41’ st…
Si chiude con una vittoria il 2024 della Vismederi Costone Siena. Al PalaFilarete di Firenze,…
Gabriele Fattorini è il nuovo priore dell'Aquila ed è stato eletto in questo weekend, quando…
Al Rastrello è ancora buio: per i bianconeri è arrivata la quarta sconfitta consecutiva in…
Se ultimamente nel settore vinicolo c’è crisi, la cosa sembra non riguardare gli spumanti italiani…