Un piccolo ponte anonimo improvvisamente dichiarato a rischio sta dividendo in due ormai da settimane la zona artigianale di Pian del Casone nel comune di Monteriggioni. La sua chiusura sta generando malumori tra quanti per motivi lavorativi, e non solo, frequentano le aziende e le fabbriche ubicate in questo lembo di terra che già deve fare i conti con numerose difficoltà. Il ponte, per fortuna non si chiama Morandi e non è stato realizzato su una metropoli come Genova ma su un fosso in mezzo ai campi che si riempie solo quando piove. Il ponte già lo scorso anno era stato attenzionato tanto che a ridosso dello stesso la Provincia aveva creato un senso unico alternato come se il passaggio di macchine e camion su un unico lato potesse dare una qualche sicurezza. Poi la decisione di chiuderlo definitivamente e così i veicoli che da Siena vogliono raggiungere la zona industriale di Pian del Casone devono percorrere la Siena-Firenze, uscire a Colle e tornare indietro. I tempi naturalmente si allungano e creano malumori e disagi.In tanti si chiedono quando l’amministrazione provinciale darà il via ai lavori di messa in sicurezza. Nessuno lo sa e visti i tempi italiani, spesso biblici per realizzare opere pubbliche, nessuno se la sente di scommettere. Eppure secondo alcuni basterebbe davvero poco (le lesioni sono piccole) e pochi giorni di lavoro per rimettere in sicurezza quel piccolo e anonimo ponte. E nell’attesa che tutto questo avvenga ci sono anche i soliti furbetti che aggirano divieti e transenne e passano.
Cecilia Marzotti