I “classici” permeano la nostra cultura e riemergono nei contesti più diversi: il Centro Antropologia e mondo antico dell’Università di Siena organizza due giornate sul tema “I classici degli altri. Ovvero: i classici di chi…li usa per i motivi più vari”, coinvolgendo chi fa spettacolo e poesia, chi crea messaggi pubblicitari, chi studia e riflette sulle letterature e sulle culture moderne, chi disegna o crea immagini in movimento, chi insegna a leggere e ad amare i testi e gli autori classici.
Illustri rappresentanti di alcune di queste competenze e professioni sono i protagonisti dell’incontro che si svolgerà all’Università di Siena, presso il Collegio Santa Chiara, il 6 e 7 ottobre. Parteciperanno, tra gli altri, lo scrittore e giornalista Stefano Bartezzaghi, il giornalista Gianni Riotta, l’attore e scrittore David Riondino, la giurista e antichista Eva Cantarella, il regista di prosa e opera lirica Federico Tiezzi. A loro non saranno rivolte le domande consuete, come “cos’è un classico?” “Perché bisogna leggere i classici?” Ma con loro si cercherà di riflettere sul rapporto fra i classici e la dimensione del quotidiano, per cercare di intravedere una cultura ‘diffusa’ del classico e gli strumenti che servono per approfondirla e arricchirla.
Interverranno inoltre numerosi insegnanti dei licei, che propongono ogni giorno i classici ai loro ragazzi e devono trovare sempre il modo migliore e più attuale per farlo. Per questo, il convegno è organizzato in collaborazione con la Direzione generale per gli ordinamenti e per l’autonomia scolastica del ministero dell’Istruzione. Non mancheranno momenti di cabaret e letture ad alta voce, a cura di Francesco Puccio dei Kalokagathoi. La prima giornata, con inizio alle ore 15, sarà coordinata e introdotta da Maurizio Bettini, Gigi Spina e Ugo Cardinale. Nel pomeriggio della seconda giornata, con il coordinamento di Donatella Puliga, si svolgerà un incontro specifico per gli insegnanti con i relatori del convegno.