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Monteriggioni, la raccolta differenziata supera la soglia del 54 per cento

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Monteriggioni

Confermando le anticipazioni già rese note nel primo semestre dell´anno, la percentuale di raccolta differenziata registrata nel Comune di Monteriggioni nel 2010 è stata del 54,34%, ben oltre la soglia del 45%, prevista dalle disposizioni di legge, sotto la quale viene applicata l´eco-tassa.  “E´ una percentuale elevata -riconosce il sindaco di Monteriggioni, Bruno Valentini- ma non dobbiamo fermarci qui, perché i costi economici ed ambientali di un riciclaggio insufficiente sono enormi e molti comuni sono ancora indietro”.

 

Fra i Comuni toscani, Monteriggioni si colloca nei primi venti virtuosi, mentre si trova in sesta posizione fra i cento comuni delle province di Siena, Arezzo e Grosseto, che costituiscono l´ATO (Ambito Territoriale Ottimale) dei rifiuti per la Toscana meridionale. A Monteriggioni è stato introdotto da poco un servizio porta a porta di raccolta dei rifiuti nelle principali zone industriali, relativo a carta e cartone, ferro, legno ecc.  “Il comportamento dei cittadini – aggiunge Valentini – però non è ancora ottimale, perché i rifiuti, e soprattutto quelli domestici, non sono adeguatamente differenziati e nei cassonetti si trova ancora di tutto”.

 

Sarebbe invece auspicabile limitare al massimo il conferimento dei rifiuti nelle discariche, attraverso il ricorso combinato alla differenziazione insieme dal riciclo e l´uso di inceneritori moderni e sicuri, come quello in funzione a Poggibonsi. A Monteriggioni sono stati completati i lavori per la realizzazione della seconda stazione ecologica attrezzata, dopo quella di Badesse, ubicata nella zona nord del territorio comunale, nell´area industriale di Pian del Casone.

 

“Siamo entrati nella fase decisiva della gara – spiega ancora Valentini – per l´affidamento del servizio nell´area della Toscana meridionale, in applicazione della normativa europea sulla liberalizzazione dei servizi pubblici. L´ATO ha fatto un buon lavoro per porre in atto una gara d´appalto che garantisca per gli anni a venire servizi efficienti e controllo dei costi. Ma non c´è ancora sufficiente partecipazione collettiva ad un corretto conferimento dei rifiuti. I Comuni non hanno risorse disponibili per sensibilizzare famiglie ed aziende e Sienambiente è orientata soprattutto ad erogare buoni servizi. Eppure si deve fare di più. Da una parte deve crescere il numero degli utenti che rispetta le regole, anche ricorrendo a sanzioni ove necessario. Dall´altra, c´è uno spazio per far crescere imprese locali dedite al trattamento ed allo smaltimento dei rifiuti, perché il nostro territorio deve mirare all´autosufficienza senza trasferire rifiuti in altre località, con lo scotto inoltre di costi elevati”.