“Stanno arrivando in questi giorni, come negli anni passati, gli avvisi di pagamento del tributo sulla bonifica da parte del Consorzio – spiega la nota di CasaPound – Dalla sua introduzione però, a fronte di numerose sentenze e pareri legali degli organi competenti, si sono susseguite proteste dei cittadini e vittorie nei ricorsi”.
“Il tributo, generico e generalizzato, è rivolto a tutti gli intestatari di immobili. Il Consorzio ha l’onere di dimostrare che gli interventi realizzati, per i quali richiede il contributo, abbiano benefici diretti e specifici, con un aumento del valore, di ogni fabbricato interesato. In caso contrario la richiesta di denaro risulta illegittima, poiché trasforma il contributo in un’imposta patrimoniale sulla proprietà, contravvenendo alle leggi vigenti. Inoltre – continua Cpi Valdelsa – va evidenziata la sovrapposizione di funzioni: dovrebbe essere la Provincia, delegata alla tutela ambientale, a svolgere le funzioni per le quali il Consorzio richiede il contributo”.
“A fronte di tutto ciò – termina il responsabile valdelsano Laerte Centini – abbiamo deciso di attivare un servizio di consulenza e assistenza per tutti coloro, cittadini e imprese, che intendono presentare ricorso contro questo balzello. In una prima fase offriremo una consulenza personalizzata valutando modalità e costi, suggerendo infine la strada migliore per intraprendere la via del ricorso. Successivamente organizzeremo la raccolta delle cartelle esattoriali per tutti gli interessati e provvederemo a dare mandato al legale secondo le modalità concordate nella fase precedente. Tutti gli interessati possono mettersi in contatto con noi attraverso il telefono 3407783376 o la mail casapoundvaldelsa@yahoo.it”.