“Il nostro sistema educativo dà risposte a oltre tremila bambini e ragazzi. Vi sono esigenze diverse, preoccupazioni diverse e anche possibilità economiche diverse. Il nostro obiettivo è chiaro e cristallino: vogliamo salvaguardare tutto il complesso sistema dalla doppia scure rappresentata dalla carenza di risorse e dalle limitazioni imposte sul personale con la legge 122 del 2010, per cui non si può assumere personale nemmeno in sostituzione di chi va in pensione se non nel rapporto 5 a 1”.
Il Sindaco Lucia Coccheri torna su progetto educativo 0-6 in corso di definizione e che a partire da settembre interesserà asili nido e scuole dell’infanzia comunali. Su questo argomento il Sindaco ha inviato nei giorni scorsi una lettera a tutte le famiglie interessate. “Comprendo bene – dice il Sindaco Lucia Coccheri – le preoccupazioni di alcuni genitori di fronte a certi cambiamenti e per questo ribadisco la nostra disponibilità, come accaduto in questi giorni, a fornire chiarimenti. A Poggibonsi, come ho scritto nella lettera, ci siamo trovati a dover fare i conti con il pensionamento di operatori del settore educativo che non possono essere sostituti. A questo punto si sono aperte due strade: la prima era quella di tagliare servizi, ovvero ridurre posti (esempio chiudere un nido e/o una scuola dell’infanzia con circa 40 posti in meno); la seconda era trovare un’altra soluzione che garantisse la salvaguardia dei servizi e della loro qualità e che consentisse una flessibilità in grado di rispondere a mutate esigenze di tutta la città e ad altre necessità sul personale (non solo copertura posti personale in pensione ma anche assenze per malattia, necessità insegnanti/educatori di sostegno)”. “Su questo fronte – dice il Sindaco – e sulla base degli indirizzi dettati dal Consiglio Comunale, ci siamo mossi subito avviando un percorso condiviso con gli operatori del sistema educativo e le loro rappresentanze, che si è positivamente concluso e che ci ha permesso di incontrare i genitori. Il percorso non è finito ma voglio che sia chiaro che questa è l’unica strada oggi percorribile se vogliamo rispettare la scelta politica di non tagliare i nostri servizi educativi sui quali, e questo ci fa immensamente piacere, è emerso un così grande apprezzamento”. “Questa proposta – dice il Sindaco – è inoltre volutamente flessibile poiché nel caso di una eventuale apertura di spiragli sia economici sia sui vincoli della Legge Brunetta, che potranno verificarsi dal 2014 in poi, sarà possibile rimettere in campo una diversa organizzazione. Alla base dell’attività educativa c’è e ci sarà un progetto educativo comunale che coinvolgerà anche educatori del mondo della cooperazione che vanta professionalità di grande spessore. La qualità sarà garantita dai criteri di selezione, dalla presenza ovunque di personale interno e da una attenzione e un coinvolgimento continui. In particolare c’è molta attenzione nel trovare la migliore soluzione possibile per garantire la delicata questione della continuità educativa”.