Ha perfettamente ragione il Presidente della Chianti Banca Siena Baseball, Gianfranco Lisi: allo stadio Cerreti di Firenze, quello che ospitò la partita inaugurale dei Mondiali 2009, è successo qualcosa di miracoloso. Gli Allievi bianconeri del manager Francesco Giusti e del coach Jesus Barroso hanno sconfitto 11 a 10 lo Junior Firenze, la squadra terza classificata nella regular season di categoria.
I bianconeri sono stati cinici, nell’approfittare, al primo attacco disponibile, del non perfetto stato di forma del partente avversario Edoardo Foust, uno che in campionato non aveva fatto vedere palla alle mazze senesi e che, proprio nel corso della regular season, aveva una straordinaria (per la categoria) media punti guadagnati sul lanciatore di 3,75. I primi tre giocatori del line up bianconero riescono a sfruttare al meglio le difficoltà del pitcher avversario: Sabatini va base ball, Paul Castillejos batte valido sull’esterno centro, Eurides Martinez sfrutta un errore del seconda base per arrivare salvo in prima. Grazie allo stato confusionale degli avversari ed alla prontezza di riflessi dei senesi, i bianconeri mettono subito in saccoccia tre importanti punti, portandosi subito in vantaggio. Il manager fiorentino Roberto Ricci, vista la cattiva partenza della propria difesa e, soprattutto, del proprio lanciatore, decide di effettuare una visita che sembra essere risolutiva, visto che Foust mette a segno tre strike out di fila (su Masotola, Santos e Negro) che chiudono la prima ripresa, limitando i danni per i padroni di casa. Quando è il momento di andare in difesa, Siena schiera sul monte Paul Castillejos, in batteria con il ricevitore Eurides Martinez: nonostante i tre strike out fatti dal pitcher bianconero, gli avversari riescono a battere profondo i lanci senesi e, complici anche alcuni errori difensivi (rispettivamente due di Giuliani ed uno di Masotola), riescono a portarsi in parità (3 a 3).
Nella seconda ripresa, i senesi si mangiano le mani: con due uomini sulle basi (Giuliani e Garcia), il lanciatore dello Junior Firenze, Foust, è bravo ad effettuare tre strike out di fila, costringendo il Siena a rimanere ‘a bocca asciutta’. Sarà, però, questo l’ultimo ‘lampo’ della difesa Fiorentina e del suo partente, contro il quale, a partire dalla terza ripresa, i senesi riusciranno a prendere la mira. La seconda parte del secondo inning vede lo Junior passare in vantaggio, nonostante l’ottima prova di Castillejos sul monte (ancora tre strike outs), grazie alla base ball concessa a Fagnani, che riesce a rubare indenne prima la seconda base e poi la terza, andando poi a punto grazie alla bella battuta all’esterno centro di Fasano: 4 a 3 il parziale a fine secondo.
Al terzo, i bianconeri passano in vantaggio, grazie alla valida all’esterno sinistro di Euridis Martinez, che poi va a punto sulla battuta di Masotola, ruba la terza e segna grazie ad un’azione che verrà riproposta dalla coppia di tecnici Giusti e Barroso nel proseguo della partita e che ha segnato l’arma segreta per la vittoria finale: perfetto bunt di Federico Negro, con il dominicano di Colle Val d’Elsa che ruba casa base, con una difesa avversaria in bambola ed in enorme difficoltà. Per il Siena segneranno poi anche Daniel Masotola e Federico Negro: il parziale vola sul 6 a 4 per i ragazzi di Siena, grazie anche all’ottima parte bassa del terzo inning, con lo Junior in attacco, da parte della difesa bianconera.
A dimostrazione dell’ottima prova dell’attacco senese e della prontezza a sfruttare i minimi momenti di difficoltà avversari, vanno segnalati i 10 strike outs messi a segno dal pitcher partente fiorentino Edoardo Foust in quattro riprese lanciate (una media superiore ai 3 so ad inning, quando in campionato la sua media era di neppur 2 k a ripresa).
Nel quarto inning, le mazze senesi hanno un momento di black out: quattro uomini passati al box, uno strike out e due eliminazioni (una in prima di Sabatini ed una al volo all’esterno centro di Castillejos), con un giocatore (Euridis Martinez) lasciato ‘morire’ in seconda base. In difesa, Castillejos sul monte sembra aver esaurite le proprie cartucce: dopo un ottimo inizio di ripresa (una base ball, uno strike out ed un eliminazione 6 -3), il pitcher senese, ormai al limite dei suoi lanci, concede tre basi ball di fila. Il manager Giusti, con Villanueva nel box per Firenze, sostituisce il partente bianconero con Dindo Santos che, entrato a basi piene, complice anche la difesa, subisce quattro punti grazie ad una valida all’esterno destro di Villanueva e ad una sull’interbase di Ginestrini, che spingono a casa rispettivamente Fasano e Rindi e poi Foust e Villanueva, per il parziale di 8 a 6 che ha complicato non poco la situazione per i bianconeri. Finalmente, dopo la prima base ball concessa a Ceccantini, è un fly sull’interbase a chiudere la ripresa.
Al quinto, ‘sceso’ il partente fiorentino Foust, i senesi non si abbattono ed, anzi, riprendono forza e con grinta recuperano lo svantaggio. L’inning si apre con il rilievo avversario che viene subito colpito duro con un fantastico doppio sulla linea di foul di sinistra di Dindo Santos, veramente in grande forma oggi, come tutta la squadra. Due basi ball di fila (regalate a Negro ed al neo entrato Ciancio), una serie di lanci pazzi (equamente divisi tra i lanciatori fiorentini Natelle e Mannolini), un pasticcio difensivo sulla battuta di Manalo e la bella valida all’esterno destro di Sabatini regalano al Siena tre punti, che, così, ribalta la situazione e si porta sul 9 ad 8.
E’ proprio la quinta ripresa la chiave di volta della partita: l’attacco avversario è nullo, grazie all’ottima prestazione di Dindo Santos, adeguatamente sorretto dalla difesa.
Il sesto inning vede il Siena segnare altri due punti: singolo di Masotola sul terza base, che ruba poi la seconda. Santos, che lo segue nel line up, viene colpito. E’ però nel decisivo turno di battuta di Federico Negro che Siena segna i due importanti turni: Masotola avanza in terza su una palla mancata, l’interbase riceve sulla rubata il tiro del ricevitore, ma commente un grave errore, che permette al corridore senese di andare a segno. Federico Negro, poi, realizza un’azione fotocopia di quanto avvenuto nella terza ripresa: bunt sul terza base, Santos ruba casa base per il secondo turno che porta i bianconeri sull’11 a 9.
L’ultimo attacco dei biancorossi fiorentini è da cardiopalma: di fatto, sarebbe stato tutto facile, ma la difesa lì per lì non sorregge adeguatamente Dindo Santos, con facili prese al volo che vengono mancate prima da Manalo (all’esterno centro) e poi da Sabatini (all’esterno destro), che regalano ai fiorentini un singolo ed un doppio (con il punto segnato da Foust sul doppio di Natelle e quello di quest’ultimo su scelta difesa su Ceccantini, eliminato in prima dallo stesso Santos). Con un punto di vantaggio, due eliminati e le basi vuote, Fagnani arriva in prima ancora su un errore di presa al volo di Euridis Martinez in terza e raggiunge, su rubata la seconda. In battuta va Romito (.143 di media battuta in campionato): il lancio di Santos è facile presa del ricevitore Castillejos, che assiste in prima per la terza eliminazione dell’inning, che lascia spazio alla gioia di giocatori, tecnici e dirigenti bianconeri, che invadono letteralmente il campo per una vittoria storica, giunta all’ultima gara della stagione 2011.
‘E’ stata una grande prova di tutta la squadra, ma una citazione particolare se la merita Daniel Masotola, autore di una fantastica presa su una linea alla seconda ripresa, un grande inning per lui, visto che ha effettuato, quasi da solo, tre eliminazioni’, ha affermato il manager bianconero Francesco Giusti.