Il Grand Tour della Val di Merse si distende su una vasta area, penetra nel cuore della Montagnola senese e tocca i boschi selvatici dell’Alta Val di Cecina, lambisce l’Alta Val dell’Elsa e arriva fino all’Ombrone, laddove il fiume bruno si insinua nella Maremma grossetana, in un territorio caratterizzato da una varietà sorprendente di ambienti naturali, per poi toccare Siena. Tante e suggestive le mete possibili di questo viaggio nel cuore boscoso della Provincia di Siena: il Passo dell’Incrociati; il fiabesco Castello di Celsa; il piccolissimo borgo di Marmoraia; i borghi medievali di Chiusdino, Monticiano e Sovicille; la mistica Abbazia di San Galgano; le acque benefiche delle Terme di Petriolo; il Castello di Murlo; la piccola ed elegante pieve di San Giovanni Battista a Corsano; il vecchio mulino di Palazzo al Merse e Brenna.
“La rete della mobilità dolce sul nostro territorio – ha affermato il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini – continua a crescere. Grazie all’impegno delle istituzioni e alla collaborazione con l’associazione G.C. Val di Merse è stato possibile rendere ancora più fruibile un percorso, già esistente e conosciuto dagli amanti dalle due ruote, che si snoda per oltre 140 chilometri e che oggi può vantare un sistema di segnaletica diffusa. La Provincia di Siena è una realtà all’avanguardia in Italia sul fronte della mobilità dolce e la Val di Merse, con i suoi boschi e il suo ambiente naturale di pregio, può collocarsi tra i protagonisti di questo importante progetto. Iniziative come questa puntano ad incentivare un turismo sostenibile, attento alla promozione delle peculiarità delle diverse aree del nostro territorio e alla valorizzazione delle loro eccellenze storiche, museali e anche enogastronomiche”.
“Con il Grand Tour – ha detto la presidente dell’Unione dei Comuni, Luciana Bartaletti – la Val di Merse si candida come territorio da scoprire lentamente, come luogo di biodiversità, di arte e di buon cibo. La natura stessa della Val di Merse si adatta ad un tipo di turismo lento e sostenibile, fatto di passeggiate a piedi, in bicicletta o a cavallo e attraverso luoghi incantevoli tra i piccoli borghi e i corsi d’acqua che attraversano i Comuni di Chiusdino, Monticiano, Murlo, Radicondoli e Sovicille. E’ un microcosmo fatto di uomini, storie, atmosfere che contribuiscono, insieme ad una vasta ricchezza di tesori d’arte, a creare una spiccata identità. Ed è proprio quest’ultima, l’identità, che muove la sinergia che si è venuta a creare tra i quattro Comuni dell’Unione che hanno trovato, nel binomio tra cultura e turismo, la giusta via per lo sviluppo del territorio”.
“Il turismo legato al “viaggiar lento” – ha spiegato l’assessore provinciale al turismo, Anna Maria Betti – è in forte crescita. Con il Grand Tour della Val di Merse, che oggi si affianca all’Eroica e al Sentiero della Bonifica, proponiamo ai cicloturisti un’offerta di itinerari permanenti che conta in totale 450 chilometri. Un’offerta non solo segnalata, ma strutturata e organizzata in una rete di servizi e informazioni utili, grazie al lavoro fatto insieme ai Comuni, alle associazioni e agli operatori. Un’offerta qualificata, comodamente accessibile sul sito www.bici.terresiena.it, dentro il quale il viaggiatore può reperire pacchetti organizzati o scegliere da solo fra le tante e diverse opportunità”.
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