“Portaci in Europa” cantano i tifosi del Siena alla fine della straordinaria vittoria per 4-1 contro il Chievo. E’ una Robur spettacolare, quadrata, compatta, con esperienza e fantasia. I bianconeri hanno 13 punti in classifica, hanno conquistato sette punti in una settimana importante, quella degli scontri diretti contro le rivali per non retrocedere. Al “Franchi” è grande festa.
E’ la sfida dell’amicizia e della simpatia quella che vede opposte Siena e Chievo: dopo una grande merenda fatta dai tifosi senesi insieme a quelli clivensi, tutti allo stadio “Franchi” per assistere all’anticipo domenicale delle 12,30. Questa volta Sannino manda in campo la formazione annunciata alla vigilia: Contini prende il posto dello squalificato Terzi, nessuna novità a centrocampo (rientrano i quattro cosiddetti titolari: Mannini, Gazzi, D’Agostino e Brienza) mentre in attacco è Destro ad affiancare Calaiò.
Al 25’ la gara si sblocca: Destro si libera di Mandelli con un ottimo movimento, poi fa una finta di corpo anche su Jokic e fa partire un destro potentissimo che sbatte nella parte interna del palo e finisce in rete. La Robur gioca bene e diverte, Brienza sulla destra tiene in continua apprensione la difesa del Chievo. Il Chievo ha una occasione con Moscardelli, ma Contini si oppone anticipandolo in scivolata. Poi al 38’ è ancora Moscardelli ad avere un’occasione su calcio di punizione: Brkic ci arriva di quel tanto che basta a deviare la palla sulla traversa.
Scampato il pericolo, il Siena continua a controllare il match. Mannini reclama anche un calcio di rigore, è il 41’ minuto, per un contatto sospetto con Jokic. Inizia la ripresa e dopo undici minuti la Robur segna ancora: Gazzi conquista di forza il pallone a centrocampo, lo serve a D’Agostino che si inventa un assist alla Pirlo scavando il pallone. Calaiò in semirovesciata calcia verso la porta e Sorrentino si oppone, ma a quel punto per Destro appostato a tre metri dalla porta è un gioco da ragazzi segnare il 2-0 che è anche la sua doppietta personale. Ma non è finita qui perché sei minuti dopo D’Agostino segna con un colpo alla sua maniera: calcio di punizione di sinistro e palla sotto al sette dove Sorrentino non può arrivare. Destro ha un’altra occasione per segnare, ma questa volta il tiro non è così potente e il portiere del Chievo può bloccare. Al 74’ contropiede del Chievo: Pellissier in verticale per Moscardelli che di destro infila Brkic con un tiro potente, è il 3-1. Al 93′ Calaiò va via in contropiede e realizza il definitivo 4-1 in mezzo al tripudio bianconero.
Gennaro Groppa
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