La Robur a cena al Dopolavoro ferroviario martedì 22 novembre
Alzi la mano chi credeva che mister Sannino sarebbe riuscito ad entrare così presto e così profondamente nei cuori dei tifosi bianconeri. Anzi, dopo l’annuncio della dirigenza bianconera della scorsa estate c’era più di uno scettico a cui non andava a genio la scelta fatta: non ha abbastanza esperienza, non riuscirà a gestire lo spogliatoio di una squadra di serie A, si diceva di lui. E invece in pochi mesi è accaduto l’impensabile. Non solo mister Sannino sta ottenendo risultati su risultati e il Siena sta giocando un gran bel calcio su ogni campo di serie A, ma l’allenatore della Robur è già diventato un personaggio su cui si sono accesi i riflettori dei grandi mass media nazionali. Di Sannino parla la Gazzetta dello Sport, Sannino va ospite alla Domenica Sportiva. Lo aiuta il suo carattere esuberante, ma anche la sua grande conoscenza di calcio, forgiata in anni passati prima da calciatore fino alla serie C e poi iniziando come allenatore di squadre giovanili: gli Allievi del Voghera, la Primavera del Pavia, le giovanili del Monza e poi su, pian piano, fino alla serie B e infine alla tanto agognata A.
Una prova dell’affetto che i senesi già sentono per lui si è avuta martedì sera, a cena, al dopolavoro ferroviario, nel corso di una serata dedicata al Siena calcio. Oltre al tecnico nato ad Ottaviano, c’era il suo vice Francesco “Ciccio” Baiano, il consigliere di amministrazione Massimo Brogi, i calciatori Larrondo, Gonzalez e Acosta ed i membri dello staff. E’ stata una serata piacevole con circa 150 tifosi presenti a gustare i piatti preparati per l’occasione e la bellissima torta a forma di campo di calcio.
Ma i tifosi erano presenti soprattutto per vedere e scambiare qualche parola con i loro beniamini. Gli applausi più forti sono stati dedicati a Sannino, a cui è stato anche chiesto di saltare assieme ai tifosi (e lui è stato ovviamente al gioco) e per Marcelo Larrondo, reduce dalla ottima prestazione contro l’Atalanta.
In sala c’erano anche i ragazzi delle giovanili del Meroni. Sannino non ha perso l’occasione per fare qualche battuta: “Alcuni di voi – ha detto rivolto ai ragazzi di una dozzina di anni – mi hanno detto: ’Io gioco punta’, ’Io gioco da esterno di difesa ma con qualità offensive’, ’Io mi trovo meglio tra le linee di centrocampo e attacco’. Io vi dico invece di pensare soprattutto a studiare e a fare i bravi ragazzi. E poi aggiungo che molti di voi con me non giocherebbero mai”. Poi, dopo un istante, indica un ragazzo con capelli molto lunghi e dice: “Guarda che capellone che è questo ragazzo, io sono invidioso, non ti farei mai giocare”. E in sala scatta una fragorosa risata. Sannino si sente davvero a proprio agio: “Di voi senesi mi piace anche la vostra simpatia – aggiunge l’allenatore -. Con voi si può sempre scherzare. Anzi, a volte mi sembra quasi di essere un animatore da villaggio turistico più che un allenatore di calcio”.
Soddisfatti l’organizzatore della serata Teo de Bonis ed il presidente del Dopolavoro ferroviario Angelo Pera. Quest’ultimo ha ricordato: “Prima di Natale c’è un impegno molto importante. La viola – ha detto – è uno strumento musicale. E come tale va suonata”. Ancora risate e anche qualche gesto scaramantico tra i presenti.
Gennaro Groppa