Una sconfitta che vale come un doppio ko quella rimediata dal Siena al Dall’Ara perchè i bianconeri escono battuti contro una diretta contendente alla salvezza e vengono dagli stessi felsinei raggiunti in classifica e perchè il Siena viene nuovamente beffata in una partita comandata e giocata con personalità. Un solo punto in quattro partite, tre sconfitte in quattro gare ed un solo pareggio arrivato di rincorsa in un altro scontro diretto, contro l’Atalanta. Per questo l’ennesima sconfitta brucia più che mai, colpisce direttamente nel morale e rischia di mettere i bastoni fra le ruote all’ottimo lavoro di mister Sannino.
I TOP Sicuramente da premiare le prestazioni di Brkic e Gazzi. Il portiere, che non ha colpa nel gol perché l’azione Diamanti-Di Vaio è stata una genialata di due fuoriclasse, si è messo in evidenza in due parate decisive chiudendo la porta ai felsinei. Non è sembrato nemmeno reduce da un infortunio pur ancora non al cento per cento, ma l’estremo difensore è sempre più una garanzia per la squadra di Sannino. Partita di altissimo spessore anche per Gazzi che in mezzo al campo è un portento. Erge un muro, contrasta ed è pure decisivo in alcune ripartenze. Insomma, un altro pezzo insostituibile.
I FLOP Angelo, Mannini e Terzi impattano in una domenica no. Angelo, che parte titolare, è solo la brutta copia di Brienza. Cerca di fare la partita e in alcuni momenti ci riesce, è prezioso nei cross, ma non è mai decisivo soprattutto nell’uno contro uno esaurendo presto la sua carica. Mannini ci prova in più di una occasione ad essere determinante, ma ciò che mette in evidenza è l’assoluta necessità di riposo se vuole tornare ad essere il giocatore di qualità e quantità dimostrato nelle partite precedenti. Infine Terzi, che proprio contro la sua ex squadra incappa in un match sotto tono. Si potrebbe puntargli il dito per essersi fatto scappare Di Vaio nell’azione del gol, ma sarebbe troppo facile soprattutto in una azione fenomenale come quella di ieri. Semmai è risultato troppo superficiale sbagliando qualche palla e qualche intervento di troppo che per un difensore centrale diventa penalizzante per tutta la squadra.
Andrea Bianchi