McCalebb 8,5 – “e chi lo ferma?”, si legge in uno striscione. La risposta è che non lo ferma nessuno, né Bremer, né Cook e nessun altro della compagine meneghina: 25 punti in gara1, 21 punti in gara2. Le sue accelerazioni sono rebus per la difesa dell’Armani, salta avversari con una semplicità e una rapidità stupefacenti. Serve 5 assist ai compagni. Semplicemente il migliore.
Zisis 7,5 – ottima penetrazione appena entrato nel primo quarto e poi si prende un giusto fallo di sfondamento di Radosevic. Queste sono le sue gare. Presente su entrambi i lati del parquet. Regia straordinaria. Nel finale dà spettacolo e si scatena anche in attacco.
Andersen 7 – la tripla che segna nonostante il fallo di Radosevic è da inserire nell’album dei ricordi.
Carraretto 7,5 – entra e si appiccica in difesa a Mancinelli. Si sente la mano calda e allora cerca a più riprese il canestro nel secondo quarto. Si prende tanti, meritatissimi applausi dai tifosi senesi.
Thornton 6,5 – questa volta non servono sontuosi numeri offensivi. E’ comunque il solito Bootsy tuttofare: non brilla ma come se niente fosse chiude con 6 rimbalzi e con tanta, tanta pressione difensiva sui rivali.
Lavrinovic 7,5 – molte volte il pallone uscito dalle sue mani balla sul ferro prima di uscire. Ma è straordinario per come lotta sotto canestro, e da solo raccoglie circa un quarto dei rimbalzi dell’intera squadra.
Kaukenas 8 – torna sul parquet e inizia così la sua serie di finale. Entra immediatamente nel clima giusto, trovando canestri di talento puro. Il parquet deve essergli mancato perché è un trottolino continuo: Hairston si spreme in difesa su di lui ma non riesce a contenerlo. Rimas segna in tanti modi differenti e stupisce la grinta e l’intensità che mette sul parquet nonostante il trascorrere, per altri inesorabile, delle primavere.
Ress 7,5 – la difesa meneghina preferisce lasciare qualche metro a Tomas piuttosto che a qualche altro giocatore senese. E allora il numero 14 biancoverde punisce la difesa dell’Armani anche con modalità differenti: prima finalizza un’azione ottimamente imbastita da Kaukenas e Lavrinovic, poi schiaccia prendendo tempo e spazio alla difesa avversaria e infine segna da oltre la linea dei 6,75. Solo McCalebb e Kaukenas restano sul parquet più tempo di lui.
Stonerook 7 – ma quanti anni ha? Si getta sui palloni vaganti, si libra a rimbalzo, salta, corre, tira. Parte con una tripla che infiamma il palazzo, poi guida tutti con la solita sapienza.
Aradori 6 – dieci minuti nei quali si dà da fare, parte anche in quintetto. Ma ancora non è entrato pienamente dentro la serie.
Gennaro Groppa