La grande tradizione della pallacanestro italiana è composta da una serie di squadre che hanno fatto la storia di questo sport, dividendosi la scena in periodi piuttosto lunghi. Se negli anni ’80 a spiccare erano le squadre lombarde, con l’Olimpia Milano, Cantù e Varese tra tutte, negli anni ’90 furono le due compagini di Bologna, la Fortitudo e la Virtus, a dominare i campionati prima dell’irruzione della Benetton Treviso. È arrivato poi il turno della Montepaschi Siena, una squadra capace di esercitare un vero e proprio dominio dispotico sul campionato italiano. Con un palmarés praticamente vergine, la squadra toscana iniziò nel 2003 una marcia trionfale che l’avrebbe poi portata a essere vista come una delle più forti di sempre del basket italiano.
Quella che oggi è conosciuta come la Soundreef Siena, naviga a metà classifica della Serie A2. Dopo il fallimento della società nel 2014, una delle squadre più gloriose del recente passato del basket italiano si è vista costretta a ripartire da zero. Non a caso, secondo le quote scommesse, tra le quali spiccano quelle over di William Hill, quest’anno non sia tra le favorite a venire promosse in Serie A, il palcoscenico che la società e il suo pubblico meriterebbero. Tuttavia, nel PalaEstra e nella città, in tanti ricordano le mirabolanti imprese di quella che è stata la squadra più forte dal 2006 al 2011. Con in panchina un certo Simone Pianigiani, che sarebbe poi diventato coach della nazionale italiana, Siena si appropriò totalmente della gloria in Italia vincendo ben cinque Scudetti consecutivi, un record mai più realizzato. L’attuale tecnico dell’Olimpia Milano fu l’artefice di questo incredibile ciclo di vittorie nel quale Siena fu realmente la capitale italiana del basket. In una città nella quale nessuno sport aveva mai raggiunto livello d’eccellenza, fatta eccezione per la storica carica enfatica del palio, si trattò di un’autentica rivoluzione sociale. In quegli anni la Mens Sana riuscì anche a vincere ben 6 Coppe Italia, tuttora record assoluto, anche se non riuscì ad imporsi in Europa. Storici rimarranno, infatti, i due terzi posti ottenuti in Eurolega, la prima volta agli ordini di Carlo Recalcati nel 2002-03 e la seconda volta con Pianigiani in panchina nella stagione 2010-11.
“Riscaldamento Olimpia-Mens Sana” by Paolo Baviera (CC BY-SA 2.0)
Con giocatori come Stonerook, McIntyre, Hackett e Kaukenas tra i più rappresentativi, dal 2006 al 2011 i verdi senesi si resero protagonisti della più grande impresa nel lungo periodo di una squadra di basket italiano. Mentre il Siena Calcio annaspava, in molti rivolgevano il loro sguardo al basket, vanto e consolazione di una realtà cittadina orfana davvero di una società che permettesse di avere prestigio a livello sportivo. Dopo il fallimento e la conseguente partenza di tutte le stelle che riempivano sempre il PalaEstra, quella oggi chiamata principalmente Mens Sana prova a ripartire dall’umiltà e dall’entusiasmo dei cinquemila tifosi presenti ogni domenica. I tempi in cui il basket italiano era internazionalmente rappresentato da Siena non sono poi così lontani. Sarà, forse, solo una questione di tempo.
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