Il Campionato di serie A è senza dubbio l’evento sportivo più seguito in Italia. Ufficialmente la nascita è datata al 1898 sotto forma di associazione amatoriale. Di questi primi anni di solito viene ricordata la lunga scia di vittorie portate a casa dal Genoa.
Il vero e proprio campionato come lo conosciamo oggi nasce intorno agli anni ‘30, dove la formula ed il regolamento prendono forme ufficiali che rimandano alla tradizione calcistica odierna. Fu proprio in questi anni che fu preso come punto di riferimento il cosiddetto girone all’italiana che prevede incontri di andata e ritorno. Questo tipo di competizione permette alle stesse squadre di affrontarsi due volte, una presso lo stadio della propria città e una presso lo stadio della squadra ospitante. Questo sistema è stato adattato soprattutto per una sorta di correttezza in quanto come ben si sa, la tifoseria gioca un ruolo chiave sull’andamento di una partita.
Il numero di squadre partecipanti al campionato di serie A è stato fissato a 20 (prima 16 o 18) in seguito al caso Catania, uno scandalo scoppiato in seguito al campionato del 2003.
Per quanto riguarda l’assegnazione dei punti oggi (prima vi era lo spareggio), si prevede che in seguito ad ogni sfida la squadra vincente ottenga 3 punti mentre alla perdente non ne viene assegnato nessuno. In caso di pareggio entrambe le squadre ottengono 1 punto. Se alla fine delle partite di campionato dovesse verificarsi un pareggio tra due o più squadre in termine di punti, vincerà la squadra la quale ha la differenza reti negli scontri diretti più elevata. La differenza reti è il maggior numero di gol effettuati da una delle due squadre contro l’altra. La squadra con più punti ottiene infine il titolo di campione d’Italia per l’anno corrente.
Per tener conto di tutti i successi ottenuti dalle varie squadre, sempre nel 1898 è stato istituito l’albo d’oro del campionato italiano di calcio. Questo sistema permette appunto di raccogliere univocamente i successi delle 116 squadre che compongono i vari “strati” del campionato italiano. L’albo d’oro ha istituito nel 1924 quello che conosciamo ancora oggi come scudetto, un distintivo che appunto veniva cucito sulla maglia della squadra vincitrice del campionato dell’anno precedente. A partire dalla fine degli anni ‘50 inoltre, ogni 10 scudetti vinti le squadre possono esibire sotto allo scudetto apposto sulla maglia, una stella. Nel campionato italiano attualmente soltanto Juventus, Milan ed Inter posseggono questo particolare riconoscimento. Attualmente la squadra italiana che gode della vittoria di più titoli è la Juventus, che gode di ben 34 titoli ( e dunque tre stelle sulla maglia), che distacca ampiamente Inter e Milan, i quali entrambi possiedono 18 scudetti ( una stella su maglia).
E’ curioso osservare come nell’ultimo ventennio siano state sempre queste tre squadre a mettere le mani sul tanto agognato titolo. In particolare la Juventus è detentrice del titolo dal 2011 al 2018, e sta dando un’ottima prova anche in questo campionato 2019.
La serie A inoltre gode di una diffusione mediatica non indifferente. In particolare oggi detentrice dei diritti di trasmissione è Sky, che sui suoi canali sky calcio trasmette le partite di tutti i campionati, mentre fino a poco fa se la giocava con Premium, ora assorbita dalla Sky stessa. In particolare tra sabato e domenica pomeriggio migliaia di persone (si stima circa 40.000 spettatori) seguono come consuetudine la propria squadra preferita in televisione. Questo è un appuntamento fisso che parte da agosto e si dipana per tutto l’anno, fermandosi soltanto durante le principali festività quali il Natale e la Pasqua, nonostante il 2018 che ha visto lo svolgimento di partite anche durante il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano. Il campionato di Serie A è molto seguito anche all’estero, infatti sono numerosissimi i click in rete che provengono da stranieri sui siti che si occupano di trovare tutti i dati sui pronostici di serie A. A causa degli elevati costi dei diritti TV però spesso gli appassionati stranieri ricorrono a siti di streaming piuttosto che a canali ufficiali.