Arrivare a una finale con gli animi diametralmente opposti. Milan-Juventus è questo, uno spartiacque per i rossoneri, un’ennesima conferma per i bianconeri. Vediamola dall’ottica di un semplice tifoso, partendo dal Milan.
Ciò che stanno vivendo i fedeli alla squadra del Diavolo è qualcosa di inedito nel panorama del calcio italiano. Una società vincente e ingombrante come quella dell’era Berlusconi che ha ridotto una gestione azzeccata per lungo tempo in una illogica fusione di compiti in mani accentrate. Con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti gli appassionati di pallone. Il tifoso milanista, a questa finale, si avvicina con uno stato d’animo tra la voglia di vedere l’orgoglio messo in pratica e l’angoscia di assistere ancora una volta a una disfatta contro quella che è stata sempre un’avversaria su tanti traguardi. Non esiste base su cui fondare un altro Milan, che si distacchi dai 30 anni appena passati, e l’unica speranza rimane la trattativa in corso tra la famiglia Berlusconi e una cordata cinese decisa a rilevare la maggioranza.
Come arriva alla finale un tifoso juventino, invece, è cosa ben diversa. Essere reduci da 5 vittorie consecutive in fatto di scudetti la dice lunga su quale strapotere la Juventus stia dimostrando in terra italica. Non solo: aver vinto quest’ultimo in rimonta, dopo una partenza preparata malissimo, lascia in bocca un gusto ancora più dolce, col Napoli e con la Roma che salutano restando dietro. E’ uno stato d’animo di chi è abituato a vincere, di chi sa che la squadra ha un equilibrio interno invidiabile, tutti uniti, tutti compatti, tutti decisi e convinti a remare nella stessa direzione. Ed è per questo che i bianconeri sono i favoriti in tutti dei più importanti siti di scommesse come Bet365.
Alla Juve c’è pianificazione, al Milan c’è caos. Totale, irreversibile, grave e da prendere in tempo prima che le cose si mettano ancora peggio. Ora: una vittoria in finale, quasi insperata, darebbe certamente una parvenza di senso a questa stagione, che aveva preso una piega dignitosa con Mihajlovic in panchina, del tutto persa con un cambio incomprensibile ai più, e un mister giovane e facilmente influenzabile. Brocchi avrà le sue colpe, come le aveva il serbo e gli altri predecessori, ma pagano una gestione generale a tratti schizofrenica e i loro errori vanno sempre contestualizzati. Certo, accantonare un modulo che stava dando i suoi frutti non è stata una genialata da parte dell’ex centrocampista di Lazio e Milan, e per la gara imminente addirittura sta pensando a un 4-3-3.
I precedenti nella competizione sono 19, con 7 vittorie bianconere, 6 milaniste e altrettanti pareggi. Il successo più recente dei milanesi risale alla stagione ‘85, mentre è molto più recente quello dei piemontesi datata 9 gennaio 2013. Un dato curioso per gli amanti delle statistiche: non sono mai stati segnati più di 2 gol negli ultimi 10 incontri tra Milan e Juventus. Sarà anche la sfida tra due dei più prolifici cannonieri della stagione, Bacca e Dybala. Il primo a quota 20, con 18 in serie A e 2 in Coppa Italia, e il secondo con 22, 19 in campionato. Favorita la Juve, in un Olimpico di Roma che registra il tutto esaurito.