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Tredici nuovi soci per la Robur Siena

Sono tredici i nuovi soci della Robur Siena. Le persone che hanno deciso di dare una mano alla società guidata da Antonio Ponte sono: Fabio Caselli, Renato Romei, Massimo Carignani, Giovanni Buccianti, Paolo Neri, Luciano Ghezzi, Laura Bicchi, Duccio Panti, Jacopo Norelli, Cesare Lazzeroni, Mauro Berrettini, Stefano Bisciarri e Luigi Fumi Cambi Gado. Quest’ultimo stamani ha fatto da padrone di casa alla presentazione che ha avuto luogo nell’azienda Castel di Pugna. I nomi nuovi si aggiungono a Pietro Mele, Lorenzo Turillazzi, Beatrice Righi Parenti e Ted Kelly che già da tempo sono nel capitale della società bianconera. I nuovi soci sono stati inseriti in un advisory board (comitato consultivo) che consiglierà la presidenza e il consiglio di amministrazione nelle scelte strategiche.

Foto di Emilio Mariotti
Foto di Emilio Mariotti
Foto di Emilio Mariotti
Foto di Emilio Mariotti
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Un allargamento societario fatto per migliorare, secondo l’ingegner Mele, i rapporti con le istituzioni, le forze economiche del territorio, la tifoseria e la stampa. La chiave di tutto sembra essere sempre la ristrutturazione dello stadio: «Abbiamo la possibilità – dice Mele – di sfruttare un importante strumento legislativo che non è speculativo dal punto di vista edilizio, ma una possibilità importante che è un valore per la società, da spendere bene. I piani regolatori degli ultimi 50 anni lo vedevano come possibile parte del parco urbano, in armonia con il centro storico. L’amministrazione si è già espressa favorevolmente al restyling dello stadio. Nella legge 147/2013 ci sono dei vincoli, come la garanzia che l’opera finita debba andare avanti nel tempo».

Anche il presidente Ponte ha toccato l’argomento: «Sul progetto stadio sto cercando di coinvolgere personaggi di spicco. Sono cose di mesi, un progetto serio richiede tempo e denaro. Non so quanti incontri ho fatto, perché all’interno dell’area ci saranno diverse imprese da coinvolgere. Per questo la situazione è complessa».

Il vicesindaco Fulvio Mancuso, presente all’iniziativa, ha chiesto di inserire la visione del futuro del Rastrello all’interno di un discorso più ampio sul centro storico.

Emilio Mariotti

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Emilio Mariotti

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