Il procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto Di Martino, ha diretto l’inchiesta sul match fixing, per la quale sono in corso l’esecuzione dei provvedimenti restrittivi, emessi dal gip di quel Tribunale, Guido Salvini. L’operazione odierna costituisce la seconda tranche dell’inchiesta, sempre condotta dalla Procura della Repubblica di Cremona, conclusasi lo scorso giugno con 16 indagati, tra i quali l’ex calciatore “Beppe” Signori e gli altri giocatori di calcio Marco Paoloni, del Benevento, nonche’ Vincenzo Sommese e Marco Micolucci, dell’Ascoli. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi sono compresi giocatori e ex-giocatori italiani, risultati essere coinvolti nel fenomeno del calcio-scommesse, tra i quali Carlo Gervasoni (calciatore del Piacenza, allo stato sospeso dall’attivita’ agonistica), Filippo Carobbio (calciatore dello Spezia ed ex del Siena), Alessandro Zamperini (ex calciatore di Serie B e Lega Pro) e Luigi Sartor (ex calciatore di Parma, Vicenza, Inter e Roma).