L’obiettivo è quello di crescere. Migliorare, guardando ai dettagli. Perché il talento da solo non basta: per ben figurare si deve essere una squadra. Parola di coach Massimo Caponeri, scelto dalla società della Emma Villas per sostituire in panchina Romano Giannini. La prima è andata bene, con il successo esterno (il primo quest’anno lontano dal PalaEstra) ottenuto al tie break sul campo di Reggio Emilia.
Ma ora inizia un periodo intenso. Se vogliamo, potrebbe essere proprio ciò che ci vuole per una formazione alla ricerca di un riscatto come quella biancoblu. Due partite in quattro giorni, tra sabato e martedì, per la Emma Villas, ed entrambe al PalaEstra.
Sabato sera l’avversaria sarà l’Aurispa Alessano, squadra nella quale gioca un “certo” Cernic, nazionale azzurro per una vita (e medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene). Avversaria temibile, che veleggia nelle parti alte della graduatoria.
“I ragazzi stanno recependo le nostre indicazioni sia in allenamento sia nelle sedute tattiche – sono le parole di coach Caponeri –. Siamo consapevoli di dover elevare il nostro livello di gioco, in primis creando una squadra, perché tanti buoni giocatori non possono raggiungere gli obiettivi che desiderano, senza diventare prima una squadra. Quello di cui abbiamo bisogno è una qualità tecnica maggiore, in grado di ridurre gli errori diretti, che soprattutto in questa categoria incidono pesantemente, come gli errori in attacco, che si possono superare migliorando l’affiatamento con l’alzatore, acquistando sicurezza e lavorando giorno dopo giorno per migliorare progressivamente la preparazione complessiva. Abbiamo tutti una forte volontà e determinazione a risalire”.