Prima di parlare della stagione in corso, è doveroso uno speciale ringraziamento a tutti i giocatori, dirigenti, collaboratori, che hanno onorato la nostra società. Un grazie allo sponsor Montepaschi ed a tutti coloro che hanno investito nel nostro basket. Ai tifosi che con calore hanno seguito le nostre vicende. Alla città tutta, alle istituzioni ed alla Polisportiva Mens Sana 1871.
Un ringraziamento particolare a Simone Pianigiani, uno della famiglia da cui ci siamo separati, ma che resta uno di noi. Ma anche a tutti i componenti dello staff tecnico che in questi anni hanno contribuito a rendere la Mens Sana Basket la società che è, e che con sei scudetti consecutivi, ha centrato un risultato mai riuscito a nessuno nella storia del basket italiano.
Un nome però, oltre a quello di Simone, è giusto farlo: Shaun Stonerook.
Ha deciso di chiudere la sua carriera e noi rispettiamo la sua scelta. Shaun per noi è stato e resterà un giocatore ed un uomo speciale. Non servono altre parole se non un “grazie” per quello che Shaun ha fatto in questi anni, partendo da una stagione difficile, come la sua prima a Siena. E’ lì che decisi di farlo diventare capitano, perché Shaun aveva qualità uniche.
Adesso però chiudiamo con il passato e guardiamo avanti, al presente ed al futuro.
Come annunciato alla fine della scorsa stagione, questa doveva essere un’estate di rivoluzione e lo è stata. Luca Banchi è rimasto parte integrante del nostro progetto, e la persona più adatta per sedersi sulla nostra panchina in questo preciso momento storico.
Il feeling costruito in questi anni è servito in questa estate a rifondare la squadra, senza se e senza ma. Come sempre ci concentreremo sulle idee, sulle intuizioni, basandoci sull’esperienza e sulla qualità del nostro lavoro.
Non tradiremo le nostre origini, il nostro modo di essere. Siamo orgogliosi di rappresentare questa piccola grande città, siamo determinati nel dimostrare la validità delle nostre idee, ma soprattutto nessun fattore esterno, crisi compresa, modificherà il nostro modo di essere, il nostro stile.
Il campo non tradisce mai, le parole le porta via il vento.
E’ stimolante ripartire anche con basi notevolmente diverse. Progetto nuovo, squadra ampiamente rinnovata, giocatori che sono chiamati a sfidare un passato irripetibile. Lo faremo senza paura, con orgoglio, sapendo che nessuno è stato più bravo di noi.
La nostra sarà una squadra fresca, frizzante, con tanta energia e voglia di stupire. Per certi aspetti possiamo pensare a qualcosa di simile a quanto accaduto nell’estate del 2006, anche se le due situazioni sono profondamente diverse, perché allora eravamo reduci da due anni non positivi, adesso da una serie incredibile di vittorie.
Ferdinando Minucci
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