Nella tradizionale conferenza stampa di fine anno del presidente della Mens Sana Basket Ferdinando Minucci l’inizio non poteva che essere dedicato allo strepitoso trionfo contro il Barcellona, che ha assegnato il secondo posto nel girone di Euroleague a Siena con una giornata di anticipo: “Una serata strepitosa che conclude degnamente il miglior anno solare della storia della società, risultati alla mano, oltre a mettere il sigillo alla prima parte della stagione nella quale abbiamo raggiunto ciò che eravamo prefissi: essere al vertice della classifica, vincere la SuperCoppa ed arrivare al Top 16 in buona posizione. Scudetto? Siamo ancora i favoriti”. In proposito Minucci ha raccontato anche un gustoso aneddoto: “Parlando con il commissioner dell’Euroleague Bertomeu qualche giorno fa gli feci presente che fissare il game of the week il nostro contro il Barça sarebbe stato un rischio, visti i nostri infortuni. Ne poteva venir fuori una partita sbilanciata per lo spettacolo. Mi sbagliavo e ne sono felice. Oltre alla soddisfazione del successo, è evidente che il match, visto in tutto il mondo con ascolti secondi solo ai grandi match Nba, sia stato uno spot bellissimo per lo sport in generale ed il basket in particolare. Siamo molto considerati in Europa e questo ci fa enorme piacere. Siamo rispettati non solo per i risultati, ma per la continuità del progetto dei nostri programmi”.
Bilancio
“Da anni siamo a livelli altissimi, – ha esordito Minucci – con cinque scudetti consecutivi. Stiamo mantenendo una competitività altissima pur cambiando spesso giocatori. Quest’anno abbiamo modificato poco l’ossatura della scorsa stagione con solo due cambi. Summers non è stato un grande affare, mentre Andersen è stato colpo ben riuscito. La prima parte della stagione è stata difficilissima. In partenza avevamo giocatori provenienti dai campionati europei, con tutta la stanchezza che avevano accumulato. A questo si sono aggiunti infortuni pesanti. Nonostante ciò abbiamo ottenuto quello che ci eravamo prefissimi come obiettivo. La vittoria di ieri da ancora più soddisfazione perché non avremo l’obbligo di vincere contro il Prokom per conquistare il secondo posto in classifica”. Minucci non si è tirato indietro alle domande riguardanti il mercato, rispondendo con molta chiarezza: “Abbiamo dato a Summers il tempo per inserirsi, ma dal punto di vista personale e umano non si trovava bene in una realtà diversa da quella americana. E’ stato giusto lasciarlo tornare negli Usa. Per questo abbiamo preso Rakocevic, sapendo che il ruolo di Summers sarebbe stato coperto degnamente da Moss, che è un grandissimo giocatore. Nell’emergenza dà il meglio di sé e si è visto cosa può e sa fare”. Minucci ha poi ricordato un aneddoto riguardante Igor Rakocevic: “Aveva voglia di venire a Siena ed è abituato a prendere delle cifre di ingaggio incredibili. Qualche tempo fa, quando Rimas partì per Madrid avevamo raggiunto un’intesa con Igor. Poi si inserì nella trattativa l’Efes con un offerta altissima. Mi chiamò ed gli dissi di andare. Questa volta è venuto anche per quel piccolo debito morale che aveva verso di noi. In ogni caso è probabile che se l’Nba fosse partita prima con molti giocatori che sono tornati negli Usa, forse adesso non sarebbe stato possibile ingaggiarlo visto le offerte che avrebbe avuto. Siamo felicissimi di averlo con noi. Dopo un periodo di adattamento, peraltro breve, sta facendo vedere quello che vale”. Minucci ha poi proseguito ricordando che: “Il gioco di Siena è un mix particolarissimo e scegliamo sempre i giocatori sulla base anche delle scelte tattiche che Simone intende fare. Non siamo monotematici e cambiamo spesso. Ha la sua filosofia, fatta di grandi contributi anche dallo staff tecnico. Alle volte con alcuni giocatori ci dobbiamo anche adattare, peraltro con successo, come ad esempio passare da un tipo di giocatore come Summers a Rakocevic”. Una parentesi Minucci ha voluto dedicarla anche a Zisis ed Aradori, andando contro alla sua abitudine di non parlare mai dei singoli giocatori: “Nelle emergenze che nel corso del tempo abbiamo avuto Nikos si è sempre dimostrato bravissimo a reagire da autentico campione qual è lui. Pietro Aradori di fronte alla prima squadra d’Europa, la più autorevole candidata a vincere l’Euroleague, ha dimostrato di essere maturato moltissimo da quando è arrivato a Siena. La società, Pianigiani e tutto lo staff hanno dimostrato chiaramente di saper far crescere bene i giovani italiani. Abbiamo un grande gruppo, che progressivamente viene intergrato, con preparatori e professionalità nuove. I risultati si vedono, con l’evidente capacità di saper gestire fatiche incredibili fra trasferte, partite e allenamenti. Il nostro è un campionato faticosissimo e molto competitivo e richiede sempre il massimo impegno in tutte le partite.
Mercato
La Montepaschi ha ancora la possibilità di effettuare un solo tesseramento fino al termine della stagione, ovvero il sedicesimo consentito dai regolamenti: “Lo useremo solo per le emergenze, visto che può succedere di tutto – ha proseguito Minucci – .Ovviamente dobbiamo calibrare tutto al budget che abbiamo. Come sempre dobbiamo stare attenti alle spese”. Le domande dei presenti sono andate anche sul reparto dei lunghi, visto l’infortunio di Lavrinovic: “Il gruppo è un poco sotto stress, con tutti gli incidenti che ci sono capitati. In ogni caso l’apporto che stanno dando i nostri giocatori è di altissimo livelli, ad iniziare da Michelori, che sta recuperando dall’infortunio, l’utilissimo e Ress, il grande capitano Stonerook e Andersen, che sta giocando molti minuti dando un ottimo apporto”.
Infortuni
Lavrinovic, McCalebb e Kaukenas ai box sono tre fattori che avrebbero azzerato ogni squadra. Non è stato così per la Montepaschi. Minucci ha parlato anche dei tempi del loro recupero: “Con la pausa di campionato contiamo di recuperare in modo pieno McCalebb, sperando così di essere al completo nel mese di gennaio. Lavrinovic potrà essere al cento per cento con l’arrivo della Coppa Italia. L’infortunio di Kaukenas è invece molto più complesso. Rimas è consapevole di tutto e sta lavorando molto seriamente. Ci ha abituato a miracoli e l’augurio è che ne faccia ancora un altro”.
Thornton e Thomas
“Bootsy è un giocatore ed un uomo che ci ha sempre dato grandi soddisfazioni. Pensavamo di prendere Thomas, ma è stato fermato da una squalifica di sedici mesi. Sono stato un mese ad aspettare che due organi giudicanti si scambiassero documenti. Un tempo un poco troppo lungo. Sedici mesi? Se sarà ridotto il tempo avremo ancora un’opzione su si lui, visto che avevamo in mente un progetto biennale per Omar. In ogni caso siamo felicissimi di Thornton e siamo sicuri che ci potrà dare una bella mano nelle rotazioni che necessariamente dovranno prevedere anche il riposo dei giocatori. Abbiamo lunghe rotazioni e sappiamo gestirle. Bootsy è una garanzia da questo punto di vista”.
Progetti futuri
Una domanda sulla prossima stagione di Nikos Zisis, molto richiesto dai top team europei quest’estate, ha aperto il dibattito anche sulla crisi economica mondiale, che ha inevitabili conseguenze anche per il basket: “Il contratto di Nikos finirà al termine della stagione e dovremo rinnovare ovviamente – ha sottolineato Minucci – . La crisi mondiale ci porterà a calibrare il nuovo progetto sulla base delle conseguenze che avrà la stessa negli equilibri economici mondiali e che certamente non risparmiano e non risparmieranno la pallacanestro. I nostri partner ed i nostri sponsor sono esemplari, ma nel mondo del basket non solo italiano, ma europeo, non è sempre così. Nel nuovo progetto ci sarà ovviamente una squadra nuova, ripartendo da Pianigiani e da Banchi. Sarà importante vedere cosa accadrà in Europa, dove la situazione è ancora più complessa, vista la presenza di Stati che in alcuni casi sostengono in modo forte e concreto lo sport ed il basket in particolare. Il nostro obiettivo per il futuro? Continuare ad essere fra i migliori ed ancora competitivi. Sarebbe già un risultato fantastico”. Inevitabile anche il riferimento alle risorse per il progetto futuro: “Con tutto quello che sta accadendo nel mondo è logico pensare che la recessione colpirà anche il mondo dello sport. Chi non si rende conto di ciò è uno sprovveduto. Questa è una stagione di grande impegno, visto che abbiamo molti contratti dei giocatori in scadenza. Quando si riparte da nuovi accordi, con nuove firme, è logico che sia possibile programmare anche un risparmio. Nostro punto di forza sarà lo sponsor Mps, con il quale abbiamo ancora due anni di contratto”. Nell’incontro c’è stato spazio anche per qualche battuta sui tanti ritorni in maglia biancoverde dei giocatori: “Sono poche le società che vedono tornare gli atleti. Spesso quando i giocatori partono una delle due parti è arrabbiata. Questa società ha un fascino diverso, che a qualcuno dà fastidio, ad altri evidentemente no, dal momento che tornano volentierissimo a Siena. Da noi gli atleti non sono giocatori ma uomini da valorizzare. Siamo chiusi e rigidi per alcuni aspetti, ma anche disponibili. Pretendiamo molto, ma se tutti spingiamo dalla stessa parte e diamo tutti il massimo arrivano i risultati. Simone è l’esempio. Ha lavorato con noi per quindi anni guadagnando quasi niente in tanti anni di giovanili. Adesso è arrivato ad essere il Pianigiani che tutta Europa conosce, stima e ci invidia. Mi dispiace per chi non ha creduto in noi. Adesso Simone non è solo una parte del nostro progetto, è il nostro progetto. Ha un altro anno di contratto, poi deciderà lui se rimanere a Siena oppure cambiare. Lavorare nella propria città è bellissimo, ma anche stressante. Il prossimo anno vedremo, sicuramente non ci sarà neppure un minimo di tensione nella decisione. Magari andrà via fra dieci anni. Per adesso ha una bellissima grinta ed una grande determinazione, come ha fatto vedere sempre, l’ultima volta contro il Barcellona”. Il mercato riporta anche l’ipotesi Kangur per Siena, anche se attualmente il giocatore è a Varese: “Intanto adesso ha un problema alla schiena, in linea con la storia dei tanti problemi nostri. Ovvio che è una battuta. Tornando alle cose serie, Kangur per ora è un giocatore che seguiamo ed il prossimo anno potrà anche essere parte del nostro progetto”.
Diritti tv
Da quest’anno il basket è tornato in “chiaro” dopo tanti anni di pay tv: “Se avessero fatto altri sul campo quello che abbiamo fatto noi avrebbero avuto iper visibilità sui grandi media. Nonostante l’impegno di cronaca della stampa locale, a livello nazionale siamo interessanti solo quando perdiamo. Per la tv la maggiore esposizione di quest’anno è stata importante, arrivando ad ascolti, come la SuperCoppa, che hanno dato grande visibilità agli sponsor ed al basket in generale. I canali in chiaro sono importanti, anche se è giusto sottolineare la grande qualità di Sky in questi anni. Ovvio che la Rai non a pagamento ha grandi ascolti rispetto alla tv a pagamento, il tutto infatti deve essere unito alla grande rete delle tv locali che trasmettono le trasferte.Sono molto soddisfatto di quello che sta nascendo”.
Retrocessioni
Il basket italiano non è solo Siena, ovviamente, ma è fatto di tante realtà e di alcune eccellenze. Il Lega è sempre aperto il dibattito sulle nuove formule dei campionati. Chiaro il pensiero di Minucci: “Le retrocessioni sono accadimenti che non fanno piacere. Noi abbiamo espresso le nostre idee per una rotazione che coinvolga la Lega 1 e la Lega 2. Noi proponiamo, poi ci dovranno essere degli interventi strutturali e complessi, nel caso, con il coinvolgimento convinto di tutti gli attori in causa”.
Sudditanza psicologica
Nei giorni scorsi ci sono stati alcuni spunti di polemica dell’allenatore di Avellino Viticci, poi peraltro ridimensionati, riguardanti la così detta sudditanza degli arbitri. Minucci ha sorriso a questa domanda, ricordando che: “Non ho mai parlato degli arbitri, se non alla Final 4 di Barcellona ed anche in quella occasione parlai del metro arbitrale e non di episodi singoli. Potrebbe essere infatti un alibi parlare delle decisioni dei fischietti. Ho sempre pensato che fosse meglio concentrarsi a tutto ciò che favorisce la crescita di una grande squadra e di un grande progetto. Ad Avellino abbiamo vinto perché abbiamo fatto canestro nei momenti difficili, mentre i tiri degli altri sono usciti”.
Nuovo palazzo
“La situazione è complessa e dobbiamo fare grande attenzione, visto che una nuova struttura potrà essere un elemento di sviluppo o di tensione. Noi abbiamo l’esigenza di avere un palazzo da 10.000 posti per la licenza di lungo termine in Euroleague. Abbiamo la proroga di un anno rispetto ai termini iniziali. Durante la Final 4 di Barcellona abbiamo fatto la nostra proposta e riportato l’idea della programmazione del nuovo palazzo, che inevitabilmente dipenderà dalla città. Ad inizio anno ci saranno altri incontri che faranno ulteriore chiarezza. Firenze? La nostra è una squadra toscana ed il nostro bacino di utenza è e deve essere ampio. I rapporti sono buoni con tutti e con BasketBall Generation ci stiamo dando da fare per migliorarli ancora di più. Speriamo di fare altre grandi iniziative in Toscana. La nostra regione ha una grande storia e speriamo di rivitalizzarla nel modo migliore. Nelle recessioni e nei momenti di difficoltà è importante capire quali sono i punti di forza per essere più forti quando l’economia e tutto l’indotto, fra cui lo sport ripartirà con nuovo vigore”.
Lello Ginanneschi