ROMA. Dopo alte percentuali in gara1 le stesse (soprattutto dalla lunga distanza) si abbassano 48 ore dopo. Roma e Siena realizzano appena una tripla a testa in tutto il primo tempo; in molte circostanze la palla “ballonzola” sul ferro prima di uscire. Siena ha una sontuosa partenza con Benjamin Ortner, già in doppia cifra nel primo quarto, mentre i “Big Three” Hackett, Brown e Moss fanno fatica. Il primo quarto sorride a Roma, avanti di due lunghezze (18-16) al 10’. Ma appena Hackett, Brown e Moss si accendono un po’ la Montepaschi (che ha buone cose anche da Eze e Ress) mette la freccia toccando il +7, punteggio sul quale Siena sbaglia l’ennesima tripla. Datome inventa un paio di grandi numeri, ma nel complesso è ben marcato. Si chiude con Czyz che fissa il punteggio a metà gara sul 24-31.
Il terzo quarto inizia come il primo, con Ortner assoluto protagonista. Siena tocca il +9 sul 28-37. La Montepaschi raggiunge il +10 ma poi arrivano troppi errori al tiro per Brown, Hackett e Moss e l’Acea con una serie di triple consecutive (ultima delle quali di D’Ercole) tocca il -2. Replica però Ress con egual moneta.
Roma trova bei canestri da Datome e poi Lawal ne segna 4 per il +4 capitolino. L’inerzia ora sembra tutta dalla parte dei padroni di casa. Ma Carraretto segna una tripla importantissima praticamente dal nulla. E Hackett trova il nuovo sorpasso. Lawal schiaccia e Datome si inventa la giocata più bella di queste finali scudetto: l’Acea vola sul +3 (64-61). Brown dalla lunetta è bravo solo a metà (1/2). Taylor invece non sbaglia ed è +4 per Roma. Finisce 67-62, la serie è adesso sull’1-1.
Sabato si gioca gara3 a Siena.