Come al solito mister Sannino ha stupito tutti: in campo non c’è la formazione attesa ma alcune novità. Innanzitutto il modulo, un 4-4-1-1. C’è Pesoli a far coppia con Terzi al centro della difesa. Tornano Vitiello e Del Grosso sulle fasce. A centrocampo c’è Bolzoni assieme a Vergassola. Sulle fasce Mannini e Brienza. Davanti a loro D’Agostino è libero di inventare alle spalle dell’unica punta Mattia Destro.
L’Inter invece è in campo con la formazione attesa e annunciata, la squadra migliore che potesse schierare il tecnico Stramaccioni.
Al 6′ minuto il vantaggio della Robur: D’Agostino recupera palla a Samuel e serve Destro sulla corsa. L’attaccante del Siena si trova davanti a Julio Cesar ma calcia addosso all’estremo difensore dell’Inter che si supera un istante dopo su Brienza ma nulla può sulla terza conclusione a rete di D’Agostino. L’Inter è gelata, il Siena è in vantaggio.
La Robur va a mille: dopo il vantaggio ci prova anche Franco Brienza con un destro dal limite che finisce però a lato al 15′ minuto. L’Inter si butta in avanti, Zarate è ispirato. Milito al 27′ minuto ha una occasionissima ma calcia addosso ad un Pegolo che esce dalla porta in maniera superlativa. L’Inter spinge e al 39′ minuto Stankovic, bene imbeccato da Alvarez, va vicino alla rete. Ci riesce invece Milito al 42′, sfruttando un disimpegno sbagliato di Pesoli da azione di calcio d’angolo. Il primo tempo si chiude sull’ 1-1.
Nella ripresa i nerazzurri si gettano in avanti e calciano molte volte verso la porta. Milito spreca una ghiottissima occasione anche a causa dell’intervento di Pesoli che lo sbilancia. Entra anche Pazzini che chiede il rigore per un intervento ancora di Pesoli. Alla fine l’arbitro fischia il penalty nel contatto tra Mannini e Nagatomo. Dal dischetto Milito trasforma per il 2-1.