La Emma Villas Aubay Siena è partita questo pomeriggio alla volta del Veneto. Dove domani sera a partire dalle ore 20,30 la compagine toscana sfiderà Verona per un match valevole per la decima giornata di campionato. Gli scaligeri occupano la quarta posizione della classifica con 14 punti all’attivo, frutto di un cammino fin qui composto da cinque vittorie e quattro sconfitte.
I senesi iniziano contro Verona il loro dicembre assolutamente intenso, con sei partite da giocare in un mese. Sono due gli ex di questo match, uno per parte: Lorenzo Cortesia da una parte, a Siena nella stagione sportiva 2018-19 (la prima per la squadra senese nel campionato di Superlega), e Federico Bonami dall’altra parte, a Verona per tre anni fino alla stagione scorsa.
Il calendario della decima giornata prevede le seguenti partite: Perugia – Taranto, Trento – Padova, Piacenza – Cisterna, Monza – Modena mentre lunedì si giocherà la sfida Milano – Civitanova Marche.
Verona è stata promossa in Superlega nel 2008; nel tempo ha fatto emergere molti giovani importanti, arrivando a vincere anche una Challenge Cup. Al timone di questa squadra c’è da quattro stagioni l’esperto e vincente allenatore bulgaro Stoytchev ( 4 scudetti, 3 Champions League, 4 Mondiali per club, 3 Coppa Italia). Un duo di palleggiatori ben assortiti (l’esperto brasiliano Raphael, classe 1979, e l’italiano Spirito) in diagonale con il gigante (220 cm) russo Sapozhkov; in posto 4 si alternano lo schiacciatore canadese Perrin, il bomber maliano Keita (recordman della campionato Italiano con 18 ace) e la promessa slovena Mozic; al centro Cortesia e Mosca (neo campione del mondo con De Giorgi) si alternano con il bulgaro Grozdanov; chiude il roster il libero Gaggini.
C’è un solo precedente tra le due squadre all’Agsm forum, a favore dei veneti, per 3-1 risalente alla stagione 2018-2019. Nella gara di quel campionato disputata al PalaEstra Verona si impose al tiebreak.
Alla vigilia della gara abbiamo posto uno accanto all’altro i due ex dell’incontro: Federico Bonami e Lorenzo Cortesia.
Federico Bonami, hai trascorso tre anni a Verona: quali sono i tuoi ricordi e le tue emozioni nel ripensare a quella squadra e a quella città?
“Ripensare a Verona ovviamente mi emoziona perché è stata per me una seconda casa. Ci sono stato tre anni, ho vissuto lì anche periodi brutti legati alla pandemia da Coronavirus. Penso di essere entrato in quei tre anni nelle maglie di quella città, di averla scoperta e di avere iniziato a capirla. Ho conosciuto tanti veronesi che mi hanno veramente aperto le porte, mi sono sentito proprio a casa e sono stato veramente bene. È emozionante anche ripensare all’aspetto sportivo perché ogni anno abbiamo lottato e abbiamo raggiunto a mio avviso dei bei risultati. Lo scorso anno abbiamo visto tanti spettatori al palazzetto grazie anche ai buoni risultati raggiunti dalla squadra”.
Quanto è stata utile quella esperienza triennale nella società veronese nella tua crescita umana e sportiva?
“Sono cresciuto tantissimo in quei tre anni sia come giocatore, perché abbiamo lavorato tanto, che come essere umano perché mettersi in gioco quotidianamente è qualcosa che ti stimola a crescere. Penso di essere maturato tanto, è stata una parte della mia vita molto importante”.
Quanto vale questa gara tra Verona e Siena?
“Per me è un match particolare. Gioco contro la mia ex squadra e tornare a Verona sarà senza dubbio emozionante. Sono molto contento di farlo e di rivedere tanti ragazzi con i quali ho un rapporto eccezionale”.
Siena arriva a questo match dopo una gara persa al PalaEstra contro Taranto: cosa dire del momento della squadra toscana e come e con quali sensazioni il gruppo ha vissuto la settimana di allenamenti?
“Stiamo attraversando un momento delicato. Siamo in fondo alla classifica, dobbiamo trovare una spinta per risalire. Il gruppo ha vissuto questa settimana inizialmente con un po’ di rammarico, ma rapidamente abbiamo capito che l’unica cosa importante è tenere tutta la squadra compatta e venire fuori da questa situazione insieme. Siamo pronti ad affrontare questa sfida e le gare che verranno tutti insieme, aiutandoci l’uno con l’altro, che è l’unico modo per uscire dalle zone paludose del fondo della classifica. Chi si divide perde, chi rimane unito ha molta più probabilità di vincere”.
Cosa pensi della squadra veronese di quest’anno?
“Stanno andando molto bene, stanno facendo un grande campionato. Hanno fatto acquisti importanti, hanno attaccanti molto forti, penso a Keita e a Sapozhkov, poi a Mozic e a tutti gli altri. Sono un team estremamente competitivo e in casa sfruttano l’entusiasmo del pubblico. Sarà una battaglia sportiva, dovremo essere pronti ad avere pazienza perché partiranno molto forte. E poi dovremo giocarci la partita, come andrà lo deciderà il campo e verrà premiata la squadra che resisterà di più”.
Lorenzo Cortesia, quali sono i primi ricordi che ti vengono in mente pensando a Siena?
“È stata la mia prima stagione in Superlega, quindi la porto nel cuore. Non è andata bene dal punto di vista dei risultati, ma porto con me un bellissimo ricordo”.
Tu hai giocato a Siena in quello che è stato l’unico anno, prima dell’attuale, del team senese in Superlega: cosa ricordi dei tuoi compagni, della società e complessivamente di quella annata?
“Il mio ricordo è di una società seria e capace di lavorare bene, che merita di stare in massima serie. Ho avuto la fortuna di giocare al fianco di campioni come Marouf, Gladyr, Hernandez, Giovi, Ishikawa, Maruotti e tanti altri. L’elenco sarebbe lunghissimo. Posso dire di avere avuto degli ottimi compagni di squadra”.
Quanto ha influito quella stagione sportiva nella sua crescita sportiva e pallavolistica?
“È stato un anno che ha influito molto sulla mia carriera sportiva, perché da lì ho capito che potevo fare della pallavolo il mio mestiere e coronare un sogno. Ho acquisito grande consapevolezza. Arrivavo da una realtà giovanile come il Club Italia e arrivare a confrontarmi con grandi campioni, allenandomi tutti i giorni con loro, mi ha permesso di crescere tantissimo”.
Quanto vale questa gara tra Verona e Siena?
“Questa gara vale tanto sia per noi che per Siena, che ha bisogno di punti e giocherà al massimo. Noi giochiamo ogni partita come fosse una finale e puntiamo a vincere sempre. Solo con questa mentalità possiamo toglierci grandi soddisfazioni”.
Al momento occupate la quarta posizione di classifica: dove può arrivare il team veronese?
“La classifica è molto corta. A parte Perugia, le altre squadre si racchiudono in una manciata di punti, per cui la classifica può variare da una giornata all’altra. Per questo motivo dobbiamo mantenere l’atteggiamento come se ogni gara fosse decisiva, perché in effetti così è. La nostra squadra ha tanto talento e in questo momento stiamo lavorando sulla mentalità vincente che dobbiamo acquisire sempre di più. Non possiamo regalare nulla e guardare solo alla nostra crescita”.
Cosa pensi della squadra senese di quest’anno?
“Secondo me Siena non ha ancora espresso il massimo del suo potenziale. È una squadra nuova, quindi è normale all’inizio avere dei meccanismi che non funzionano al meglio, però ha giocatori molto esperti. Sono convinto che abbia tutte le carte in regola per fare un ottimo campionato”.
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