“Siamo un po’ tristi perché tre punti in casa erano importanti. Non è importante se il gol è stato dato a Schiavone e non a me, ho messo il piede lì per avere la sicurezza che il pallone entrasse, la cosa principale è aver segnato”. Questo il commento di Zouhair Feddal a fine gara. “Dispiace per come è finita perché a Padova abbiamo subito un rigore a fine partita e abbiamo pareggiato, oggi non c’era il corner dal quale è scaturito il gol del Varese, ma noi dobbiamo guardare avanti. Oggi è finita e dobbiamo pensare alla partita di Tim cup con il Catania. Quando sono arrivato ho detto che il campionato italiano è difficile, non lo conoscevo, oggi parlo meglio la lingua, capisco molto meglio anche quello che si dice nello spogliatoio e capisco cosa vuole il mister. Siena mi piace molto e mi trovo bene, così piano piano sta diventando tutto un po’ più facile per me. Il mio primo pensiero è aiutare la squadra e quando scendo in campo cerco di dare il massimo per questo, non è importante la posizione, se il mister mi chiede di giocare in porta io vado a fare il portiere. Ora abbiamo qualche giorno di riposo da passare con la famiglia e poi ripartiamo continuando a giocare con cuore e testa come tutti abbiamo fatto finora. Dobbiamo guardare avanti e pensare positivo”.
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