Era la sfida tra l’attacco più prolifico del torneo (quello del Siena) e il duo offensivo probabilmente più forte della serie B (quello dell’Empoli, con Maccarone e Tavano). E invece a vincere sono state le difese. Quella empolese ha controllato bene gli assalti senesi, mettendo in mostra le qualità di una coppia centrale tutta qualità, fisico ed atletismo formata da Tonelli e Rugani. Quella senese ha avuto anche un pizzico di fortuna, con gli azzurri che per ben due volte hanno visto infrangersi contro la traversa la speranza di passare in vantaggio e con Lamanna che è stato certamente il migliore in campo nella compagine di mister Beretta. Proprio quel Lamanna che non aveva convinto fino in fondo in alcune gare di questo inizio di stagione. Il punto conquistato, insomma, è merito della difesa bianconera. Anche Michele Paolucci, che non era stato tenero nelle precedenti uscite nei confronti di un atteggiamento difensivo a volte troppo soft, ha cambiato il tiro: “Se abbiamo conquistato un punto al Castellani – ha detto l’attaccante del Siena a fine match – lo dobbiamo alla nostra difesa che ha fatto un’ottima gara”. In realtà in più di una circostanza Maccarone e Tavano sono sfuggiti a Dellafiore e compagni, ma è andata bene così. Il gioco senese non è stato certo scintillante, ma un punto in casa della capolista è da considerarsi un buon bottino. Dove possa arrivare questo Siena è ancora un’incognita. La gara del “Castellani” ha intanto dimostrato che l’Empoli è squadra vera, che continua sull’ottimo trend già visto nella scorsa stagione. Per la Robur è invece una sorta di anno zero, o meno uno: ci sono tante incognite, in campo come fuori dal campo. Ma la squadra sta comunque dimostrando buone qualità. E se non avesse subìto gol a Novara all’ultimo secondo di gara questo Siena sarebbe ancora imbattuto.
Gennaro Groppa
(dal Corriere di Siena)