Più di mille atleti coinvolti, diciotto giorni di partite, settemila presenze giornaliere negli alberghi di Chianciano Terme e della Valdichiana (senza contare l’indotto di familiari e tifosi): sono solo alcuni numeri delle finali nazionali di calcio giovanile che la FIGC ha organizzato nell’area provinciale, ottenendo una presenza mediatica particolarmente significativa, a partire dalle dirette assicurate da Rai Sport. Le manifestazioni si sono chiuse domenica 1 luglio 2012, giornata di lusso per le finalissime pallonare.
Allo stadio di Chianciano Terme è andato in scena l’ultimo atto con le sfide di calcio femminile under 15, tra le rappresentative regionali che nei giorni scorsi avevano approfittato del soggiorno per un’escursione culturale nel centro storico di Siena. Nel match che assegnava il titolo, l’Emilia Romagna ha battuto la Lombardia per 5-4 dopo i calci di rigore. Tanto doveroso quanto commovente l’omaggio delle ragazze emiliane che hanno voluto dedicare la vittoria alle popolazioni terremotate.
Per premiare le calciatrici è tornato di nuovo a Chianciano Gianni Rivera, presidente federale del Settore Giovanile e Scolastico, visibilmente entusiasta per l’esito di queste finali: era stato proprio l’ex Golden boy a complimentarsi con le associazioni e le istituzioni locali per le qualità che il territorio senese ha saputo garantire alle squadre di giovani professionisti e dilettanti provenienti da tutta Italia.
Un concetto confermato da Enrico Sbardella, allenatore della Nazionale femminile under 17, presente sugli spalti: “L’organizzazione locale si conferma impeccabile, dimostrando che funziona il connubio tra la FIGC e la Valdichiana: ormai, per tutti gli operatori e i tifosi Chianciano l’ombelico del mondo per il calcio giovanile, un punto di riferimento, dove ci si incontra volentieri anche in virtù della posizione geografica favorevole. È qui che siamo riusciti a creare la nostra casa”. Sbardella sottolinea l’importanza di queste iniziative per promuovere il movimento calcistico femminile: “In Italia ci sono ancora pregiudizi, ma in realtà le nostre atlete sono in grado di esprimere delle notevoli doti tecniche, senza per ciò rinunciare alla femminilità.”
Ad aggiungere un elemento di riflessione ci pensa Elena Linari, classe 1994, ambasciatrice fairplay della Federcalcio giovanile e difensore della nazionale unde 20 che in agosto disputerà i mondiali in Giappone: “Il nuovo ciclo della Nazionale maschile potrebbe suscitare un nuovo modo di pensare il calcio: un rinnovamento culturale che speriamo possa aiutare anche il settore femminile.”