L’oro olimpico è sfuggito anche in questa occasione. Ma la pallavolo italiana ha vissuto delle settimane entusiasmanti, fatte di successi e anche di grande attenzione dedicatole dai maggiori mezzi di informazione del Paese.
Da giocatore, lui che oggi è allenatore dell’Emma Villas Siena, ha vinto tre medaglie alle Olimpiadi: due argenti (ad Atlanta 1996 e ad Atene 2004) e un bronzo (a Sidney 2000). E’ risultato in ogni occasione tra i migliori palleggiatori di quelle rassegne a cinque cerchi. Quell’oro che alla Nazionale italiana di pallavolo manca come unico titolo restante in un palmares ricchissimo però non riuscì a centrarlo. Paolo Tofoli sperava che questa, con gli azzurri in finale a Rio de Janeiro contro i padroni di casa del Brasile, fosse la volta buona.
“Ci avevo sperato e ci avevo creduto – commenta il coach della Emma Villas Siena –. Avevo pensato che ieri potesse effettivamente arrivare quell’oro che non abbiamo mai conquistato. E credo che in questa circostanza bastasse soltanto qualcosina in più per centrare quel risultato. Alla fine il 3-0 del Brasile è stato assolutamente bugiardo, dato che ogni set è stato molto tirato. Non giocavamo contro una corazzata, anche se dobbiamo dire che anche l’argento olimpico è qualcosa di straordinario. Forse gli azzurri non sono riusciti a giocare la loro migliore partita a causa della tensione, ma la tensione avrebbe dovuta sentirla di più il Brasile che giocava in casa e poteva perdere. Io ho giocato questo tipo di partite e so che non è semplice stare in campo, si deve rimanere super concentrati, occorre gestire la pressione e la tensione e pensare a quello che si deve fare. Sono comunque dei momenti bellissimi, che possono capitare una volta nella vita”.
La finale olimpica appena giocata può essere tuttavia una grande leva per tutto il movimento della pallavolo italiana. Ne è convinto coach Paolo Tofoli: “E’ stato uno spot bellissimo per l’intero movimento – commenta – anche se la medaglia d’oro sarebbe stata un’apoteosi. E’ importante che si sia parlato tanto e a lungo di pallavolo, anche nei maggiori telegiornali nazionali. La visibilità è stata alta. E’ stata una grande pubblicità per la pallavolo nazionale. Rimane un po’ di amaro in bocca per il risultato della finale. L’Italia ha un potenziale enorme e già prima dell’Olimpiade io ero convinto che potessimo competere contro chiunque. Questo poteva essere l’anno buono per conquistare l’oro olimpico, peccato che sia andata così… Ma credo che questa manifestazione possa far crescere anche il gruppo azzurro, dove ci sono dei giovani come Giannelli che potranno dare in futuro ancora tantissimo a questa maglia”.