Peccato. Per oltre tre quarti e mezzo di gara la Mens Sana ha sognato, ma forse è meglio dire sperato perché il sogno si stava praticamente trasformando in realtà, di centrare il successo sul parquet dei bicampioni d’Europa. Gli ingredienti per festeggiare un trionfo che avrebbe avuto dell’incredibile c’erano tutti: una grande compattezza di squadra, un buonissimo approccio difensivo che aveva consentito all’Olympiacos di segnare appena 25 punti nei primi due quarti di gara, un grande protagonista che aveva guidato il team biancoverde nei frangenti più difficili. Parliamo di Erick Green che ieri è riuscito alla grande a vestire i panni del leader in una serata nella quale lo staff senese ha deciso di lasciare precauzionalmente fuori Daniel Hackett per una botta all’anca. Invece alla fine commentiamo una sconfitta che se da un lato lascia molto amaro in bocca, dall’altro lato non pregiudica le possibilità della Mens Sana di qualificarsi per le Top16. Anzi, a guardare la classifica possiamo dire che tutto dipenderà ugualmente dall’ultima gara contro Malaga di giovedì a Firenze: con una vittoria Siena passa tra le migliori sedici del continente, con una sconfitta invece farà le valigie e si trasferirà nella meno nobile Eurocup. Comunque Carter e il già citato Green crescono, Hunter, pure. Bene anche Ress, tornato a giocare con qualità e sicurezza come nella passata stagione. Da Nelson e Viggiano solo conferme di solidità. L’appuntamento decisivo con l’Europa adesso è giovedì.
Gennaro Groppa
(dal Corriere di Siena)