La Consum.it Costone domina il derby

CONSUM.IT COSTONE SIENA: Franceschini N. 25, Benincasa 2, Franceschini F. 16, Solfrizzi 12, Cessel, Bruttini 14, Nepi 2, Carnaroli, Valenti, Bonelli. All. Collini.

QUID CUS SIENA: Sprugnoli 2, Udom 9, Mascagni 21, Buccianti 9, Profeti 2, Strivieri, Bianciardi, Spina 2, Borgianni 3, Gori Savellini, All. Gasperoni.

ARBITRI: Carrus e Basso di Sassari.

Note: Parziali (27-16, 39-32, 57-44); Tiri liberi: Consum.it 12/18, Quid 10/16.

72-48

Con mezza squadra zeppa di antibiotici (Cessel, Bruttini, Niccolo Franceschini e Bonelli con la febbre da metà settimana, così come coach Collini, e Gambelli in tribuna a fare il supporter) la Consum.it una volta in campo contro il Quid si strappa i cerotti di dosso e diventa un leone. Con gli artigli del felino, piomba addosso alla preda, il Quid Cus, e non la molla più. La stretta iniziale (21-9 al 7’) è già letale, con i fratelli Franceschini indomabili dalla distanza, che collezionano 21 punti assieme prima dell’intervallo. Nonostante questa brutta partenza, i ragazzi di Gasperoni cercano di liberarsi dalla stretta mortifera e nella seconda frazione si avvicinano (37-32 al 18’), grazie soprattutto a Mascagni, l’unico a tenere nel mirino il canestro avversario. Si giunge all’intervallo con un canestro di Nepi, subentrato al capitano, che fissa il parziale sul 39-32. Durante l’intervallo scende in campo un altro quintetto, le ragazze del gruppo di danza “Zbandajballet” che fanno da prologo al gran ballo tribale della Consum.it che nella ripresa esplode con dei ritmi devastanti per gli universitari che rimangono annichiliti sotto i colpi della solita banda Franceschini. Solfrizzi è un watusso sotto canestro, Benincasa dirige il safari, e il Costone vola (50-36 al 26’), con Bruttini che nonostante i 38 di temperatura, dispensa pregevoli canestri. L’ultimo quarto è a senso unico, con il Cus che raccoglie solo 4 punti, mentre i gialloverdi toccano il massimo vantaggio al 37’ sul +25 (69-44). La Consum.it torna a ruggire in testa alla classifica.

R.R.