La Ferrari pronta a tornare in pista per il campionato italiano di Gran Turismo con il giovane pilota senese Filippo Croccolino

Ogni bambino che sogna nella vita di diventare un pilota automobilistico sogna anche, un giorno, di stare al volante di una Ferrari. È ciò che ha fatto Lewis Hamilton, il sette volte campione del mondo a 40 anni suonati, ma a Siena c’è un pilota del 2004, che ha già esaudito questo sogno. Questa mattina, in Piazza del Campo, infatti, è stata presentata la nuova Ferrari 488, con cui il giovane Filippo Croccolino parteciperà, a partire dal prossimo 3 maggio, al campionato italiano di Gran Turismo con la tuta del team Best Lap delegato da Ferrari.

“Sono emozionatissimo e carico di partire per questa nuova avventura – commenta il pilota Filippo Croccolino -. La macchina è una Ferrari 488 Challenge Gt Cup V8, con 700 cavalli, quindi parliamo di una vera bestia. Ho già avuto modo di testarla, i tempi sono buoni, quindi speriamo bene. Non vedo l’ora di guidarla quando conta. Correre per la Ferrari è un’emozione fortissima, perché capita a poche persone ed essere uno dei pochi fortunati è per me impagabile”.

Croccolino, coltiva la passione per i motori fin da bambino, trasmessagli dal padre, tanto da cominciare a guidare addirittura prima di avere la patente, cosa in realtà molto comune per i ragazzi che sognano di correre.

“Mio babbo già a quattro mi regalò un piccolo go kart – spiega Croccolino – e con quello iniziai a muovere i miei primi passi in pista. Scalando man mano le varie categorie mi sono appassionato sempre di più e nel 2022 ho fatto il mio esordio in pista con una macchina”.

L’ultimo senese a far sognare gli amanti dei motori, è stato il grande Alessandro Nannini e Croccolino stesso non ha nascosto la voglia di poterlo conoscere un giorno e di poter seguire un giorno i suoi passi.

“Ci siamo incrociati una volta in pista quando correvo con il kart – conclude Croccolino -. Nannini è un’icona non solo per la città, ma anche per tutto il mondo dei motori. Un fuoriclasse assoluto che mi piacerebbe conoscere e non nego che mio piacerebbe un giorno arrivare dov’è arrivato lui”.

Pietro Federici