In merito all’articolo uscito sulla Gazzetta dello Sport, l’Associazione Sportiva Mens Sana 1871
interviene per precisare e contestualizzare i fatti. Premesso che la richiesta di “gestione provvisoria”
è una azione che le disposizioni federali consentono ed un atto dovuto per il Curatore della Mens
Sana Basket Spa che ha il dovere di cercare di monetizzare al massimo gli assets a sua disposizione
nell’interesse delle ragioni del ceto creditorio, vale osservare che detta operazione è realizzabile solo
dal Curatore stesso, in quanto presuppone la dichiarazione di fallimento dell’azienda, avvenuta nei
primi giorni di luglio scorso, ma che avrebbe potuto slittare per le verifiche di sussistenza delle
condizioni richieste dalla legge fallimentare.
La Polisportiva, davanti ad un sicuro fallimento della MS Basket, è stata chiamata quindi a
concretizzare una “nuova realtà” con anticipo rispetto alla dichiarazione di fallimento per non
correre il rischio di non avere creato alternative e lasciare quindi i colori bianco-verdi senza una
squadra di basket di riferimento.
La Polisportiva si è mossa pertanto in tale contesto al fine di garantire, da una parte continuità alle
Giovanili del basket nel contesto mensanino e, dall’altra lavorando per creare le condizioni per
mettere in piedi una prima squadra che potesse competere in un campionato nazionale tenendo
conto sia delle prospettive di crescita e di riferimento del movimento che del budget disponibile.
Diversi invece rimangono gli strumenti di azione come l’obiettivo del Curatore fallimentare volti a
realizzare al meglio gli assets, facilitato in questo compito dalla possibilità esclusiva di poter vendere
i beni al netto dei debiti pregressi della procedura.
Come viene spiegato anche nell’articolo de La Gazzetta, l’operazione si presenta orientata a poter
usufruire dei parametri NAS piuttosto che ridare vita ad una realtà esclusa dalla partecipazione al
campionato prossimo. Per concludere, se non si contestualizzano i fatti e le procedure, peraltro
complessi e di natura legale, con i tempi nei quali si sono manifestati ogni commento diventa
possibile e si rischia che la realtà oggettiva tenda a sfumare lasciando spazio ad ogni tipo di
interpretazione.