La Montepaschi esce sconfitta a Caserta con il risultato di 72-64.
JUVE CASERTA – MONTEPASCHI SIENA 72-64 (18-19; 35-33; 44-48)
JUVE: Maresca 5, Jonusas 9, Mordente 4, Marzaioli n.e., Michelori 3, Mavraides 11, Gentile 8, Sergio n.e., Cefarelli n.e., Akindele 19, Jelovac 13. All. Sacripanti.
MONTEPASCHI: Brown 10, Eze 8, Carraretto, Rasic 3, Kangur 6, Sanikidze 8, Ress n.e, Ortner 4, Lechthaler 1, Janning 7, Hackett 10, Moss 7. All. Banchi.
La Montepaschi cade anche a Caserta, al termine di una partita molto difficile, come era da attendersi, e che è proseguita sui binari del grande equilibrio, con break e contro break da una parte e dall’altra, fino al parziale negli ultimi 3 minuti della Juve che ha sostanzialmente chiuso i giochi consegnando i due punti alla squadra campana. Il primo quarto si apre con tre triple, la due di Jonusas e una di Sanikidze, per il primo vantaggio di Caserta. La Juve gioca meglio in avvio, ma la Mps non molla un centimetro e resta a contatto, ed anzi, grazie soprattutto all’ingresso di Hackett, riesce anche a mettere la testa avanti andando al primo mini-break sul +1 (18-19).
Ad inizio ripresa i biancoverdi provano a prendere un po’ di vantaggio e lo fanno affidandosi soprattutto alla difesa che mette alle corde Caserta, che impiega un po’ di azioni per venire a capo della zona biancoverde. Una volta trovata la chiave però la squadra di Sacripanti riesce a riportarsi a comando nel punteggio ed a chiudere sul 35-33 all’intervallo lungo, con la seconda tripla della partita di Sanikidze a rendere meno pesante il passivo per i Campioni d’Italia.
Nella terza frazione di gioco la Mps sembra nelle condizioni di poter prendere il controllo del match, con buone difese ed un attacco che, nonostante le percentuali al tiro e le troppe palle perse, riesce comunque a trovare i punti che valgono il vantaggio, di 4 lunghezze (44-48) al trentesimo minuto.
Ma è nell’ultima frazione che la Mps rovina tutto quello che di buono era riuscita a costruire poco prima, con una gestione dei possessi offensivi tutt’altro che ottimale e con una Caserta che invece inizia a prendere coscienza del fatto che l’impresa è davvero possibile. E lo fa soprattutto quando entra in partita Dan Mavraides, che con 5 punti in fila lancia la volata dei padroni di casa, che da -4 si ritrovano a +5, cavalcando anche un Akindele molto presente e che chiuderà la sfida con 19 punti e 11 rimbalzi. La Mps è alle corde: Hackett e Brown non sono nelle condizioni di poter cambiare il trend della partita, nemmeno quando, dopo la tripla di Kangur, Moss recupera il pallone sul -6 e consegna a Brown la palla per la tripla aperta che avrebbe riaperto i giochi. Il pallone però non vuole proprio saperne di entrare e per la Mps è davvero notte fonda. Finisce 72-64, con la Montepaschi che deve recriminare molto, oltre che sulle 22 palle perse (a fronte di 13 recuperi), anche su percentuali al tiro molto basse. Non certamente il modo migliore pere prepararsi alla settimana che porta alla sfida decisiva di venerdì prossimo a Istanbul contro il Besiktas.