Il calcio è spesso una questione di famiglia, e quella Chiesa è l’ennesima riprova di questa teoria. Sia papà Enrico sia il figlio Federico hanno vestito o vestono una maglia bianconera: nel caso del primo si trattò di quella del Siena dall’estate 2003 a quella del 2008, mentre per quanto riguarda il secondo parliamo di quella della Juventus. Il passaggio dalla Fiorentina alla squadra bianconera è stato un assoluto upgrade per un giocatore ambizioso come lui e ancora con molti margini di miglioramento. Da padre in figlio non si è trasmessa solo la passione per il calcio ma anche il talento necessario per diventare un giocatore professionista, un traguardo assolutamente non facile da raggiungere in questo periodo storico dove la concorrenza è importante.
Il giovane Federico, nato e cresciuto in Toscana, è passato quest’estate dalla Fiorentina alla Juventus, una delle principali candidate alla vittoria dello Scudetto di quest’anno secondo le più importanti scommesse sul calcio disponibili adesso online. Si può dire, dunque, che in entrambi i casi l’influenza della regione Toscana sia stata importante. Se papà Enrico ha infatti fatto grande la Fiorentina dal 1999 al 2002 segnando ben 34 reti in 59 presenze, il suo erede Federico è stato proiettato alla ribalta dalla società viola, nella quale si è formato nel settore giovanile prima di diventare uno dei giocatori viola più forti e poi venire acquistato dalla Vecchia Signora.
La possibilità di poter non solo lottare per lo Scudetto ma anche di competere in un torneo come la Champions League è sicuramente importante per un giovane in rampa di lancio come lui che cerca la consacrazione definitiva. Diverso dal padre in quanto molto veloce ma meno tecnico, Federico avrà comunque preso molta ispirazione da Enrico, una seconda punta che ha vissuto la sua miglior epoca a cavallo tra gli anni ’90 e i 2000 con le maglia di Parma e Fiorentina, riuscendo anche a partecipare all’europeo 1996 con la maglia della nazionale italiana, competizione nella quale andò anche a segno nel match poi perso contro la Repubblica Ceca. Bravissimo nel dribbling e nel tiro da fuori, Chiesa senior è stato uno degli attaccanti più estrosi del panorama italiano del dopo Baggio.
Il rapporto di papà Enrico con Siena, tuttavia, è stato quello di un grande calciatore che cerca rifugio in una piazza più serena per poter godere del vero calcio di provincia, per altro abbracciando la grande sfida di rendere grande una società che aveva appena messo la testa fuori dal sacco conquistando una storica promozione in Serie A. Le sue cinque stagioni con la squadra bianconera nella massima divisione del calcio italiano furono condite da 32 reti in 129 presenze e fecero di Chiesa padre uno dei giocatori più amati dal pubblico dello stadio Artemio Franchi. In un altro Artemio Franchi si è invece fatto notare il figlio Federico, che ha preso la spinta in Toscana per provare a diventare grande a Torino, in quell’Allianz Stadium esigente come nessun altro stadio in Italia. Sperando di seguire le orme di successo del papà.
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