“Ricevere questo premio è una grandissima soddisfazione, una soddisfazione che condivido con il mio staff e con i ragazzi che sono scesi in campo. Gran parte del merito è loro”. Queste le parole di Marco Baroni, neo allenatore della Lazio che ieri ha ricevuto la Briglia d’oro per la straordinaria annata che lo ha visto protagonista all’Hellas Verona. La Briglia d’oro, arrivata alla trentunesima edizione, e promossa dalla sezione senese dell’Aiac (Associazione italiana allenatori calcio), ha premiato anche quest’anno i protagonisti della stagione andata in archivio qualche settimana fa. Tra i premiati, oltre alle squadre vincitrici dei campionati dilettantistici, anche Guglielmo Mignani, reduce da una stagione super alla Pianese – trascinata in Serie C a suon di gol -, e Bernardo Masini al quale è stato consegnato il premio di miglior giocatore.
Baroni, già alle prese con i primi impegni biancocelesti, ha comunque voluto essere presente a Siena: “Stamani ho tenuto la prima conferenza da allenatore della Lazio, ma ho comunque voluto essere presente qui oggi. Ci tenevo a ritirare questo premio, non solo per la sua importanza, ma anche perché conosco bene questo territorio”. “Ho un ricordo bellissimo di Siena – ha aggiunto poi l’allenatore, ricordando i suoi trascorsi nella Robur -, qui ho fatto la mia prima esperienze nel settore giovanile. Ho anche salutato Niccolò Giannetti, con il quale ci siamo poi ritrovati anche alla Juventus. I ricordi che mi legano a questa città sono sempre positivi, un’esperienza che mi ha formato a livello professionale e umano”.
“Quest’anno ho anche visto qualche partita, nella quale ha giocato mio figlio – ha infine concluso Baroni parlando della stagione del Siena -. So che è sempre più difficile fare calcio, come ha detto il presidente della Pianese, e che ci sono state tante vicissitudini. Quello che posso dire è che auguro a tutte le squadre toscane di poter raggiungere il massimo degli obiettivi in quelle che sono le loro possibilità”.
Emanuele Giorgi