Il clima cambia notevolmente nell’arco di novanta minuti: prima del match qualcuno ha gridato al presidente Massimo Mezzaroma di “spendere nel mercato”, dopo il match invece è una festa per l’incredibile 4-0 e la lezione data in questa circostanza alla Lazio. L’aria non era buona dopo il dicembre non positivo, per usare un eufemismo, della Robur. Mancavano le reti, nelle ultime circostanze è mancata anche la grinta che aveva caratterizzato la formazione di Sannino ad inizio torneo. Tutto è stato cancellato dalla straordinaria prova contro la squadra che occupava la quarta posizione di classifica e che resta in lotta per centrare uno dei posti per andare in Champions League.
Intanto il massimo dirigente bianconero precisa quanto è avvenuto a San Miniato: “Naturalmente ognuno ha il diritto di manifestare e di far valere le proprie opinioni, anche quando dissente. Resta però dentro di me l’amarezza perché questi fatti sono avvenuti in una circostanza di festa per il nuovo campo, rovinando il bel clima che c’era. Voglio però sottolineare che ho parlato civilmente con quelle persone che erano presenti e che mi hanno dimostrato di essere intenzionate a dialogare. L’importante è che vengano rispettati i ruoli: il mio ruolo è quello di prendere delle decisioni e quando prendi delle decisioni non puoi far felici tutti”.
Il presidente ha incontrato i gruppi organizzati del tifo senese ma non i Vecchi Ultras che lo stavano contestando i quali “non chiedono incontri ma solo programmazione, mantenimento delle promesse e della categoria oltre alle strutture per il nostro futuro”.
Ma l’argomento più interessante della giornata è comunque un altro, è la vittoria di poker che il Siena serve alla Lazio: “La squadra è riuscita a capitalizzare le occasioni che ha avuto – commenta al termine della partita il presidente Mezzaroma -. Per il resto la prestazione è stata positiva proprio come a mio avviso è stata contro Fiorentina e Atalanta. A differenza delle altre volte, in questa occasione abbiamo segnato dopo pochi minuti e poi ci hanno anche fischiato i rigori che c’erano”. Il riferimento è ai rigori, almeno tre (due contro la Fiorentina, uno a Bologna) che i direttori di gara non hanno concesso ai bianconeri nell’ultimo mese. “Con questi due rigori che stavolta ci hanno dato abbiamo fatto pari – scherza un sorridente Mezzaroma -. Sono comunque molto contento perché ho visto un Siena grintoso che è riuscito a lottare con i denti”.
Mercato Un argomento caldo è il mercato che sta entrando nel vivo. Tanti nomi sono accostati alla Robur, tante piste sono seguite da Perinetti e Faggiano. Grande parte della piazza fino a ieri mattina chiedeva un attaccante, adesso è cambiato qualcosa dopo le doppiette di Calaiò e Destro contro la Lazio. Mezzaroma è sicuro: “Se possiamo cambiare qualcosa per migliorare la rosa lo faremo – dice -. Prima di tutto va detto che la rosa è ampia e che bisogna sfoltirla. Poi possiamo aggiungere che non esiste né la bacchetta magica e neppure il giocatore perfetto”. Però ci sono giocatori più bravi e giocatori meno bravi e qualcuno che può arrivare a Siena per rendere la Robur più forte c’è. Ci sono i nomi e dietro ad essi i commenti del presidente: Santana? “E’ un nome importante, si tratta di un calciatore molto interessante dalla grande qualità ed esperienza – commenta Mezzaroma -. Ci piace, è un ottimo esterno”.
E Alfaro? “L’abbiamo osservato. Ha un’ottima velocità, ha già esordito con la Nazionale uruguaiana però non conosce il campionato italiano e quindi potrebbe anche aver bisogno di tempo per ambientarsi”.
Ecco infine il preferito di Mezzaroma nel match di ieri: “Chi mi è piaciuto di più? Dico Pegolo. Ha giocato bene e ha dimostrato a tutti di non essere un ex portiere, ma un calciatore in piene forze e dalle buonissime qualità”.
Gennaro Groppa