I trofei della Mens Sana sono tornati a casa. Eccole, di nuovo in viale Sclavo, le coppe degli scudetti, le Coppe Italia, le Supercoppe, i tanti trofei giovanili conquistati nel corso degli anni. Conquistati nel corso di anni d’oro e vincenti che hanno fatto divenire la Mens Sana una delle società di basket più importanti e prestigiose in Italia e in Europa. Sono di nuovo lì, e la società ha già fatto sapere che sarà presto studiato un modo ed un “allestimento” che possa permettere ai tanti tifosi biancoverdi di guardare e ammirare questi trofei.
La via per far tornare a casa queste coppe è stata lunga. E anche tortuosa. Ci sono volute due aste, meccanismi che all’inizio non erano stati di facile comprensione (e che all’inizio non erano stati compresi da tutti). Ma alla fine le cose sono andate bene.
Oltre agli scudetti 2003/2004 e 2006/2007, recuperati dalle Feriae Matricolarum nella prima asta e donati alla società, sono state riacquisite con il supporto di Banca Cras le coppe vinte dalla prima squadra (scudetto 2007/2008, 2008/2009, 2009/2010, 2010/2011, 2011/2012; Supercoppa 2004, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013; Coppa Italia 2009, 2010, 2011, 2012, 2013; Coppa Saporta copia 2002), oltre ai titoli e le coppe del settore giovanile. Altre targhe e trofei minori sono state donate alla società dalla Round Table e Siena Tv.
Un’operazione in cui la Polisportiva si è molto impegnata, facilitata dal supporto di Banca Cras, animata dalla forte passione di tutti coloro che con una sottoscrizione hanno dimostrato l’attaccamento ai colori biancoverdi.
Le coppe sono state presentate alla stampa in una mattinata di grande soddisfazione per la fine dell’operazione “coppe di nuovo a casa”.
“Il motore di questa operazione – ha commentato il presidente della Polisportiva Mens Sana, Piero Ricci – è stato il raccordo fra la Polisportiva e il Comitato Mens Sana è una Fede e una ulteriore spinta ad andare avanti verso l’obiettivo è stato il successo della sottoscrizione, cui hanno aderito tanti tifosi e appassionati dimostrando così il loro attaccamento e la loro passione. Fin dall’inizio eravamo d’accordo con il Comitato di pesare il meno possibile sulle tasche dei tifosi che avevano dato tanto anche in termini di abbonamenti considerando il difficile momento di congiuntura economica, ma non sapevamo quanto sarebbe stato necessario. E’ stato comunque importante il segnale, come maggior stimolo al recupero di una memoria storica. L’operazione poi per il recupero trofei ha avuto tempi molto lunghi. All’epoca del fallimento acquistammo i beni materiali necessari per creare le condizioni di una pronta ripartenza ma non fu trovato l’accordo sul prezzo dei trofei che poi sono andati all’asta. Decidemmo di non partecipare alla prima perché le modalità non davano la certezza di riprenderli tutti ma nel frattempo rinnovammo una proposta di acquisto che non ebbe anche in questo caso buon fine. La strategia, concordata anche con il Comitato la Mens Sana è una Fede, è stata portata avanti partecipando alla seconda asta ben organizzati. Il coinvolgimento di persone disponibili a seguire online i lotti di trofei aveva infatti l’obiettivo di recuperarne quanti più possibile con un ordine di priorità. Questo, grazie anche all’intervenuta contribuzione di Banca Cras che abbracciava con entusiasmo l’operazione, ha consentito maggiore tranquillità alla Polisportiva nel conseguimento dell’obiettivo poi realizzato. Adesso che sono qui esposte renderemo visitabile la presidenza storica mensanina ma al contempo stiamo valutando anche altre possibilità espositive, così che i trofei siano apprezzabili da tutti”.