Mens Sana ko contro Milano in gara5: finisce 82-67 a Desio. Lunedì gara6 a Siena.
EA7 Milano – Montepaschi Siena 82-67 (14-10, 32-23, 61-42).
EA7 Milano: Giachetti, Hairston 17, Fotsis 9, Chiotti, Bourousis 18, Melli, Mensah-Bonsu 1, Bremer 15, Gentile 15, Green 3, Basile ne. All.: Scariolo.
Montepaschi Siena: Brown 8, Eze 6, Carraretto 5, Rasic 5, Kangur, Sanikidze 12, Ress 2, Ortner 6, Lechthaler ne, Hackett 10, Jenning 6, Moss 7. All.: Banchi.
Arbitri: Lamonica, Chiari, Bettini.
Note – Tiri liberi: Milano 15/20, Siena 8/12. Tiri da 3 punti: Milano 7/19, Siena 7/21. Rimbalzi: Milano 44, Siena 30. Usciti per 5 falli: nessuno. Falli tecnici: nessuno. Falli antisportivi: nessuno. Spettatori: 6200.
Milano si aggiudica gara 5 al PalaDesio e lo fa al termine di una gara decisa a favore dei padroni di casa in un terzo quarto ai limiti della perfezione.
Milano prova subito ad aggredire la partita con Bourousis, ago della bilancia milanese nella serie, ed il centro ed dell’Oly è abbastanza coinvolto. La Mps prova a rispondere con le proprie armi e la costruzione del gioco è anche discreta, ma quasi mai finalizzata a dovere dagli uomini di Luca Banchi che chiudono i primi 20 minuti con un impietoso 0/9 da oltre l’arco. Milano non fa niente di eccezionale, ma approfittando della siccità offensiva della Mps mantiene il controllo (eccetto qualche sporadico momento) ed allunga nel secondo quarto, quando Mailk Hairston decide di giocare la sua partita sopra il ferro, ad altezze impossibili per esterni e lunghi senesi. E’ quasi tutto suo il break che manda le due squadre al riposo lungo sul +9 Milano (32-23).
Nella ripresa accade quello che era già accaduto in gara 1, con Milano che torna con il piglio giusto in campo, mentre Siena molla la presa dalla partita. Hairston e Bremer sono immarcabili, mentre in attacco Siena, dopo un avvio promettente, smette di fare canestro. L’ultimo quarto non serve a riequilibrare le sorti di una gara ampiamente segnata. Milano festeggia, mentre Siena si dà appuntamento a lunedì sera al PalaEstra. Sarà un’altra battaglia, oltre che il primo match-point per Milano.
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