La Mens Sana perde all’ultimo istante la gara di campionato contro l’Acea Roma. Finisce 77-76, l’ultimo titro di Rakocevic finisce sul ferro.
Sconfitta ancora in volata e di un punto per la Montepaschi, che così come quatrro giorni fa a Bilbao è costretta ad arrendersi all’ultimissimo istante, questa volta avendo però in mano il possesso per portare a casa i due punti con Rakocevic che non è riuscito segnare l’appoggio allo scadere.
Il primo quarto inizia con il canestro di Moss a cui rispondono subito i romani, che sembrano più pimpanti in avvio e con Girdic soprattutto riescono a portarsi avanti di 5 lunghezze sul 14-9 dopo 5 minuti, con Simone Pianigiani che chiama subito timeout. Al rientro in campo la reazione di Siena non si fa attendere e porta la firma di Mc Calebb (che con due arresti e tiri dalla media riavvicina la sua squadra), ma anche di Moss e Aradori, che provano a mettersi in partita. Al primo miniriposo il tabellone dice +3 Siena sul 22-25. Ad inizio secondo quarto è ancora la Mps che prova a riportarsi avanti con Tucker che, complice il secondo fallo di Moss e la conseguente panchina, trova più spazi in attacco riuscendo a costruirsi dei buoni tiri, quelli che grazie al suo talento riesce a mandare a bersaglio. L’equilibrio però resta tale anche nei secondi 10 minuti e quando Bootsy Thornton a 5 secondi dall’intervallo lungo segna da 3 Siena si trova a + 4, ma non fa in tempo ad alzare gli occhi al tabellone che Tucker dall’altra parte si inventa una tripla incredibile che riporta i capitolini ad una sola lunghezza di distanza sul 43-44.
Nella ripresa il trend della patita non cambia anche se cambiano un po’ i protagonisti, almeno per quanto riguarda Siena, con David Andersen che torna simile a quello “versione Final 8” e diventa prima opzione dell’attacco, anche perché Roma è brava a contenere le scorribande di Mc Calebb, e Rakocevic è soltanto a tratti incisivo per la squadra. All’ultimo mini-riposo Siena riesce comunque a conservare 2 punticini di vantaggio che sono il preludio ad un ultimo quarto di grande intensità.
E la parola intensità non può che far rima con David Moss, che non solo torna a francobollare Tucker, miglior realizzatore di Roma, ma trova anche il modo di segnare 7 punti di capitale importanza, prima con due rimbalzi in attacco che valgono il +4 (66-70) a 4 minuti dalla fine, e poi piazzando anche la tripla del massimo vantaggio senese (68-73) un minuto più tardi. Ma Roma non si scompone e nell’altra metà campo sfoggia tutto il proprio talento e con un immediato contro parziale di 7-0 si riporta a +2 con 4 punti di un positivo Dedovic e la tripla di un altrettanto positivo Nemanja Gordic. Il finale dunque si gioca sul filo dell’equilibrio e dei tiri liberi. Mc Calebb fa ¾ e Siena si ritrova a +1 a 20 secondi dalla fine. Datome però non sbaglia dall’altra parte e capovolge la situazione. L’ultimo tiro come detto se lo prende Rakocevic, che arriva fino al capolinea, ma il suo lay up si spegne sul ferro. Per Roma è la terza vittoria consecutiva, per Siena il sesto ko in campionato.
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