L’ospite è stato brillantemente presentato dal socio Andrea Naldini che ha tratteggiato le caratteristiche principali di un campione unico che ha migliorato il record italiano di oltre un metro portandolo a 17,22 in una gara incredibile che ha visto ben cinque atleti oltre il record del mondo. Da essere campione olimpico a vincere “solo” il bronzo, la delusione è stata tale e tanta che Gentile si è portata dentro l’amarezza per moltissimi anni. E’ vero che la vigilia della finale per l’atleta romano è stata molto travagliata con un innocente bicchiere di latte a fare da guastafeste, ma la ferita aperta dal mancato trionfo a cinque stelle è stata un suo cruccio per tanti, troppi anni. Neppure l’aver avuto l’incredibile esperienza nei panni di Giasone sul set della Medea di Pasolini a fianco di Maria Callas lo ha rasserenato, quindi la decisione di lasciare l’attività agonistica. Questa sua vicenda personale lo ha convinto a ripercorrere a ritroso tutta la sua storia sportiva che ha sfociato nel voler scrivere un libro intitolato “La medaglia (con)divisa”, forse anche con un pizzico di narcisismo, per trasmettere le emozioni provate nella sua luminosa vita sportiva e parlare degli episodi più significativi e fra questi quello legato alla medaglia vinta. Una promessa fatta al suo allenatore Gigi Rosati: “se vinco la medaglia, la divido con te”, che poi non ha voluto mantenere perché non era quella d’oro, è stata in sospeso per tantissimi anni tanta era stata l’amarezza. Ogni promessa è debito, quindi ha fatto dividere la medaglia da un bravo artista suo amico e l’ha consegnata all’allenatore con sua grande gioia e commozione. Il libro è molto intenso: oltre alla sua vita di atleta, Gentile ha voluto parlare di tante cose, del Centro Tecnico di Formia, dei suoi genitori, dell’allenatore Rosati, di Pier Paolo Pasolini e Maria Callas, di Onesti e Nebiolo, di Doping e regole, del valore della verità, del fatto che l’avversario non è mai un nemico (grande pensiero da trasmettere ai giovani), il tutto scritto con semplicità, con amore per quello sport che è stato praticato sempre con grande passione e totale dedizione. Nel corso della serata la Presidente Orietta Maggi ha consegnato al Socio Giorgio Lucchesini l’attestato di appartenenza all’albo d’oro del Panathlon al quale ha dato tanto come Presidente, Governatore del Distretto Toscana e Umbria, Presidente del Multidistretto Italia – San marino ed ora Past Manager. Il momento più significativo della serata è stato quando la Presidente ha consegnato ai Dirigenti Scolastici Luca Guerranti (Istituto Tecnico “S.Bandini”), Emanuela Pierguidi (Istituto ITIS “T.Sarrocchi”) e Antonio Vannini (Liceo Scientifico “G.Galilei”) tre buoni – acquisto per defibrillatori portatili da mettere a disposizione di tutti i giovani che praticano sport nelle strutture scolastiche. Tale finalità si inserisce pienamente nello spirito panathletico della promozione e tutela dello sport.
Claudio Agnelli
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