“E’ questo il momento in cui si deve lavorare di più”, commenta Carmelo Mattei prima di scendere in campo per la seduta di allenamento. Mattei, ex I Cavalieri Prato, è da undici mesi in forza al Cus Siena e ne costituisce, ça va sans dire, uno dei punti di forza. “Il lavoro fatto ora, durante le feste – prosegue – consentirà, se ben svolto, di ripartire con la massima tonicità all’inizio di stagione, quando affronteremo due match fondamentali”.
Il rugby senese, come un viandante che sta guadando un fiume, è ormai lontano dalla sponda iniziale ma deve ancora percorrere dei passi sostanziosi prima di approdare dall’altra parte. Ha chiuso un 2011 da incorniciare, con 14 vittorie e 5 sconfitte, rispettivamente 6 a 5 nella stagione 2010-11 e un fantastico 8 a 0 nella prima parte della presente stagione 2011-12. E una delle cinque squadre finora imbattute dei dieci campionati rugbistici sovraregionali, Eccellenza compresa (le altre sono Gran Sasso L’Aquila, Cus Genova e Amatori Parma in serie B, l’Union Rugby Milano in C1 interregionale Nord-Ovest), sta lavorando alacremente per risolvere la delicata questione dei terreni sportivi che consentirebbero a questa disciplina il definitivo decollo anche nella città del Palio, eppure, nonostante questo quadro estremamente positivo, tutto deve ancora definirsi.
Facciamo il punto della situazione con Antonio Cinotti, vicepresidente Cus Siena e responsabile della sezione rugby.
“Il campionato disputato dal XV di Biagioli, tra l’altro con un organico abbastanza corto, è finora da incorniciare, ma saranno i due prossimi impegni a dare la vera prospettiva. La partita con Terni (domenica 15 alle 14.30), la squadra che ci segue in classifica, sarà molto impegnativa, fortunatamente possiamo fare affidamento sul fatto di giocare in casa”.
Ci sono dei rimpianti per questa stagione?
“Ci dispiace molto che il Siena RC 2000, impegnato nel girone regionale 2 non sia riuscita ad ottenere i risultati che alcuni giocatori meriterebbero. La squadra è infatti ancora a secco di punti ma spero nei prossimi mesi il lavoro di atleti e del tecnico Guadagno possa concretizzarsi”.
Le giovanili come stanno procedendo?
“Poi, allargando lo sguardo, si stanno concretizzando gli sforzi di Bani e Scarpelli. Il loro lavoro, iniziato ormai diversi anni fa, sta dando frutti. Beppo Camillo, il direttore tecnico del settore giovanile, non riesce a esaudire tutte le numerosissime richieste che provengono dalle scuole. Tutte le squadre possono contare su organici completi. Detto in una parola Beppo sta facendo crescere il nostro futuro”.
Ci sono incognite nel futuro da un punto di vista finanziario?
“Il problema dei finanziamenti sicuramente si porrà non solo nel futuro ma già nel presente. Ogni società, abbandonando i ‘piacevoli’ ricordi del passato, quando a Siena le risorse erano copiose, dovrà lavorare con ciò che ha. Con le quote dei suoi iscritti, lavorando bene per attrarne di più e per prepararli all’alto livello. Forse si tornerà, anche a livelli elevati, alle squadre composte prevalentemente da giocatori della zona. Nel rugby abbiamo un luminoso precedente, quello dell’Aquila, che ha vinto cinque campionati quasi esclusivamente con giocatori abruzzesi, giusto rinforzati da qualche campione straniero. Ricordo che in una conversazione il vecchio presidente De Masi ci disse che l’osmosi che esisteva tra la squadra e la città era fantastica, irripetibile”.
Riguardo al problema degli impianti?
“Ci stiamo lavorando tantissimo e siamo in attesa di sviluppi”.
Gabriele Maccianti