Centrocampista di quantità e qualità Andrea Settembrini è una delle colonne portanti del Poggibonsi di Mister Fabio Fraschetti. Questa è la sua seconda stagione tra i Pro, stagioni tinte entrambe di giallorosso.
Andrea, questo è il tuo secondo anno a Poggibonsi che significa anche secondo anno tra i professionisti e secondo anno con Mister Fraschetti. In particolare cosa ti sta chiedendo in campo il Mister rispetto allo scorso anno?
“Per il momento stiamo giocando a tre a centrocampo e penso che come intermedio posso sfruttare al meglio le mie caratteristiche. Naturalmente c’è da sorvegliare una discreta fetta di campo perchè come compiti, in fase di possesso palla devo accompagnare la squadra mentre quando dobbiamo riconquistarla il mio compito è stare vicino al vertice basso, Passiglia o Giunchi che sia”.
Con Giunchi hai già condiviso la linea mediana del campo mentre Passiglia è una delle new entry del Poggibonsi 2012/13.
“Sì, Giovanni (Passiglia, ndr) è un grande giocatore. Quando ero piccolo spesso andavo a vederlo con l’Arezzo: ricordo con piacere il salto in serie B”.
Quella scorsa è stata una settimana di conferme e novità: Niko Bianconi che firma con il Poggibonsi e Manuel Pera che rinnova fino al 2014. Come hai visto Bianconi?
“Con Niko ho fatto gli Allievi Nazionali alla Sansovino: nel 4-4-1-1 di quella stagione io giocavo alle sue spalle. In quel campionato Niko fece molto bene, fu ingaggiato dal Vicenza e poi sappiamo tutti come si è sviluppata la sua carriera. E’ un ottimo giocatore, ci darà una mano”.
Invece il Pera post rinnovo?
“Manuel è molto più carico dopo che il Mister gli ha dato la fascia di capitano: è una responsabilità in più che lo sta facendo maturare. Per me è semplice parlare di Pera: dividiamo la stessa casa. L’ho visto motivatissimo”.
Argomento Coppa Italia. Altro match al Lotti (contro il Borgo a Buggiano) e una discreta occasione per passare il turno. Se è vero che l’appetito vien mangiando…
“Le vittorie portano vittorie. Anche il successo con il Prato è stato importante, nonostante i lanieri non fossero al completo. Fa sempre piacere e morale passare il turno, anche per la nostra autostima”.
Venendo al campionato, cosa ti aspetti a livello personale?
“L’anno scorso mi è mancato solo il gol. Per me non è una ossessione, ma cercherò di far meglio sotto questo punto di vista. Ci sono Manuel (Pera, ndr), Nicola (Dal Bosco, ndr) e Niko (Bianconi, ndr) che devono buttarla dentro, certo che anche le mie reti sarebbero un contributo importante”.
Anno particolare per i classe ’91, quello della transizione dall’essere “under” ad essere “vecchio”. Adesso è molto più dura trovare spazio.
“Non è semplice giocare: la norma su gli under è un’arma a doppio taglio. Personalmente ho avuto la fortuna di mettermi in mostra con continuità nel mio esordio nei Pro: molti miei coetanei sono dovuti scendere di categoria, oppure sono senza squadra”.
Mister Fraschetti ha parlato di un gruppo con meno qualità, rapportato ad un anno fa, ma più squadra. Sei d’accordo?
“Affronteremo un campionato che richiederà carattere. Sono d’accordo con il Mister perché possiamo diventare più squadra, cosa che in parte è mancata lo scorso torneo. Fossimo stati più uniti avremmo fatto molto meglio”.
Anche perché l’essere squadra comporta maggiore continuità.
“Sicuramente i punti conquistati sarebbero stati di più ma indietro non si torna. Certo che il girone B richiede sicuramente maggiore compattezza ed aggressività”.
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