Nella giornata di ieri, in tarda serata, ho comunicato le mie formali dimissioni dal Consiglio di Amministrazione dell’Ac Siena spa.
Dopo due stagioni fantastiche, e con profondo rammarico, ho ritenuto opportuno dare un contributo al necessario impulso alla chiarezza di cui in questo momento ha assoluto bisogno la Società.
A mio avviso, infatti, non esistono più quelle condizioni di magistrale equilibrio che ha garantito in questi due anni una meravigliosa cavalcata in serie B e una non scontata salvezza in serie A per altro ottenuta con larghissimo anticipo a cui va aggiunta la storica semifinale di Coppa Italia.
Per equilibrio intendo quel rapporto mediato e non consensuale tra Mezzaroma e Perinetti che grazie al lavoro dello sponsor, del sindaco e delle istituzioni cittadine in genere, ha consentito all’ Ac Siena di giovarsi delle prestazioni di Antonio Conte, di Giuseppe Sannino e di condurre un mercato sia in serie B che in serie A corrispondente agli obiettivi da perseguire.
Al momento non vedo, in merito ad un nuovo equilibrio, una prospettiva valida e soprattutto una volontà di ricerca in questa direzione.
Le dichiarazioni di Mezzaroma sui futuri assetti societari hanno un senso solo se ad essi corrispondono un impegno sia economico che organizzativo, tali da garantire il perseguimento di tali impegni.
Del resto l’emorragia di professionalità in corso, che sta generando l’uscita o la volontà di uscire degli uomini migliori in forze alla società, dimostra che, al momento, manca un valido progetto prospettico.
Essendo io stato nominato consigliere in quota maggioritaria, ossia da Mezzaroma, sarebbe illogico, incoerente e soprattutto di ostacolo ad una serena trattativa in merito alle numerose problematiche in corso, occupare tale incarico.
Mai mancherà il mio sostegno alla squadra, ai colori bionconeri e alla Società con la rinnovata passione che questa esaltante esperienza ha lasciato nel mio cuore.
Adesso al fine di evitare facili battute, colgo l’occasione per comunicare che anche io vado al mare, ma a Marina di Grosseto, e che all’inizio del campionato sarò al mio posto in Tribuna, posto per altro mai lasciato nemmeno in occasione dell’espletamento dell’incarico che mi era stato affidato.
Andrea Bellandi