Come era lecito attendersi il primo banco di prova, il Firenze RC, si è rivelato un ostacolo difficile da superare; nondimeno gli uomini di Biagioli, pur soffrendo nel finale sono venuti a capo dell’esperta formazione gigliata. Sebbene sia necessario migliorare la difesa al largo, apparsa in alcune circostanze in difficoltà, il Cus esce tonificato da una partita giocata a gran ritmo e ricca di spunti interessanti Ma non è possibile dormire sul recente alloro; infatti, già domenica prossima Banca Cras è chiamata a un altro impegnativo confronto, questa volta in trasferta, con una squadra di antico blasone che sta cercando di risalire la china dopo anni di traversie, il Bologna 1928 e che la precede di un punto in classifica grazie al bonus ottenuto ad Ascoli.
Il rugby bolognese ha infatti origini illustri. La società vanta il primato di essersi iscritta per prima alla neonata Federugby (aprile 1928); sul campo ha sfiorato il titolo italiano nel 1933, nel 1935 e nel 1947 classificandosi immediatamente alle spalle delle vincitrici. Poi una lenta decadenza scandita da brevi e saltuarie riapparizioni in serie A. L’ultimo ritorno nella massima serie è avvenuto giusto dieci anni (2001-02, una sola vittoria) e la partecipazione alla Challenge Cup. Dopo solo delusioni: la squadra ha persino rischiato di scomparire, risorgendo con la promozione nell’interregionale nel giugno scorso. La maglia rossoblu è stata vestita da atleti di valore, dal mitico Isidoro Quaglio ai più recenti Massimo Cuttitta e Andrea Lo Cicero (nel 1997-98). Va detto che la palla ovale a Bologna – città dove calcio e basket fanno da padroni – non ha (finora) mai sfondato del tutto. Il pieno al Dall’Ara della Nazionale contro la Nuova Zelanda nel 1995 non è poi stato seguito da una crescita del movimento e forse solo ora inizia – in linea con quanto avviene in tutto il centronord – a penetrare all’interno del tessuto sociale felsineo.
Ovviamente non esistono confronti diretti tra Bologna 1928 e Cus Siena. E’ solo possibile – per quello che vale – comparare le due affermazioni ottenute ad Ascoli, rispettivamente per 57-19 (Cus Siena, novembre scorso) e 53-3 (Bologna, domenica scorsa), ottenute contro una squadra molto grintosa ma ancora bisognosa di tempo per trovare strutture di gioco di qualità. Due successi, come si vede, molto simili. Bologna ha dimostrato di saper imporre il suo gioco e ha messo in luce la terza linea Magallanes e l’apertura Crescenzo, autori rispettivamente di tre mete ciascuno (nove in totale le segnature rossoblu). Insomma, entrambe le squadre dovranno lottare, e non poco, per vincere.
Risultati I giornata: Amatori Ascoli – Bologna 1928 3-53; Forlì 1979 – Gubbio 24-17; Jesi 1970 – Foligno 41-12; Parma 1931 – Terni 3-10. Classifica: Bologna 1928 e Jesi 1970 5 – Cus Siena, Forlì 1979, Terni 4 – Firenze RC, Parma e Gubbio 1 – Amatori Ascoli e Foligno 0.