La storia tra Mezzaroma e la Robur è giunta al capolinea. Ormai non c’è più tempo, il presidente Mezzaroma ha più volte dichiarato (l’ultima un mese fa) che è prontissimo a farsi da parte. Bene, questo è il momento. Voci sempre più ricorrenti, la cui conferma abbiamo cercato di verificare anche noi, parlano di una possibile trattativa dipendente dal piano industriale che il dottor Leo Turrini sta approntando. I prossimi giorni saranno fondamentali per il futuro della nostra squadra del cuore e per questo ci rivolgiamo al presidente Massimo Mezzaroma, affinché dimostri la più ampia collaborazione per risolvere positivamente la vicenda.
Sappiamo benissimo cosa ha portato Mezzaroma alla presidenza del Siena, conosciamo (come tutti i senesi) le vicende e i retroscena di questi ultimi anni e il potere che aveva il Monte dei Paschi anche nelle vicende bianconere. L’anomalia è regnata sovrana negli avvenimenti del Siena degli ultimi anni. Il nostro club ha sempre cercato di guardare ai fatti e mirato al bene della squadra e della società, al di là di chi sia stato alla sua guida. Per questo abbiamo giudicato le vicende momento per momento, senza pregiudizi di sorta, mettendo davanti a tutto il bene della Robur. Da quando il Monte dei Paschi, responsabile importante dell’attuale crisi societaria, si è volutamente e bruscamente sganciato dal Siena abbiamo anche capito le difficoltà di essere un presidente…non presidente, abbiamo cercato ogni forma di collaborazione, insieme ad altri club, per sensibilizzare banca e istituzioni, non ultimo l’appoggio incondizionato al progetto della ristrutturazione dell’area dello stadio. Abbiamo voluto, sempre insieme agli altri tifosi, dare credito alle parole di Mezzaroma quando confermò, nel gennaio scorso, che il ricavato dalle cessioni invernali avrebbe portato il Siena alla salvezza economica almeno fino a giugno. Così non è stato e il Siena è stato nuovamente punito con punti di penalizzazione che alla fine sono serviti in maniera fondamentale a distruggere il lavoro ottenuto sul campo dagli uomini di Beretta. Gli abbiamo più volte chiesto, insieme ad altre componenti del tifo, di fare pubblica chiarezza sui rapporti tra Monte dei Paschi e Siena e sulle difficoltà, ma non abbiano avuto risposte concrete.
Oggi qualcosa per salvare il Siena, seppure tra mille difficoltà, si sta concretizzando e non possono e devono esserci impedimenti da parte dell’attuale presidente. Il tempo è scaduto e i tentennamenti non sono ammessi. Ha i soldi necessari per l’iscrizione e per portare avanti senza patemi il prossimo campionato? Bene, faccia il suo dovere nei tempi e nei modi dovuti, altrimenti si faccia da parte e agevoli al massimo tutte le possibili trattative di cessioni, confermando le dichiarazioni rilasciate da un anno a questa parte. Come ha più volte dichiarato, Massimo Mezzaroma si è sentito ostaggio della situazione, ora è arrivato il momento della liberazione, senza se e senza ma.
E’ altresì necessario che la banca, che ha la sua buona parte di responsabilità dell’attuale situazione, si adoperi in maniera concreta per risolvere definitivamente questa agonia,
Noi Fedelissimi non abbiamo mai chiesto la luna, siamo sempre stati consci di vivere una realtà che altre piazze si sognano ed anche questa volta non crediamo sia possibile sostituire l’attuale proprietà con uno sceicco arabo che può investire senza fine sulla Robur, Noi vogliamo solo una tranquillità che ci meritiamo ampiamente.
Siena Club Fedelissimi
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